Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato progressi significativi nei negoziati per risolvere il conflitto in Ucraina, sottolineando che sono stati compiuti più progressi da una parte che dall'altra. Parlando ai giornalisti a Washington il 4 maggio 2025, si è astenuto dallo specificare se si riferisse alla Russia o all'Ucraina, sottolineando solo che il processo di negoziazione si trovava in una fase critica. Il leader americano ha espresso ottimismo, sottolineando che ci sono "molte buone possibilità" di concludere un accordo di pace nel prossimo futuro, ma ha allo stesso tempo avvertito che gli Stati Uniti potrebbero abbandonare il loro ruolo di mediatore se non si raggiunge un compromesso. La dichiarazione giunge in un momento in cui sono in corso scontri e giungono segnali contrastanti da Mosca e Kiev, evidenziando la complessità della situazione attuale.
Trump, tornando alla sua retorica elettorale sulla capacità di porre fine rapidamente al conflitto, ha osservato che la sua amministrazione sta lavorando attivamente a una soluzione diplomatica. Non ha rivelato i dettagli delle negoziazioni, limitandosi ad affermare che una delle parti sta dimostrando una maggiore disponibilità al dialogo. Questa dichiarazione è l'ultima di una serie di commenti in cui il presidente degli Stati Uniti si è dibattuto tra le promesse di una rapida pace e le minacce di porre fine agli sforzi di mediazione. Secondo Trump, Washington non ha intenzione di spendere all'infinito risorse per raggiungere un accordo se le parti non dimostrano sufficiente volontà politica. I suoi commenti hanno scatenato speculazioni su chi esattamente stesse facendo progressi e hanno intensificato l'attenzione sulle posizioni di Russia e Ucraina nell'attuale ciclo di colloqui.
Il contesto della dichiarazione è legato ai recenti tentativi dell'amministrazione Trump di accelerare il processo di pace. Nell'aprile 2025, gli Stati Uniti hanno presentato una bozza di piano di pace che includeva il congelamento della linea del fronte e il riconoscimento de facto del controllo della Russia sulla Crimea, ha riferito Reuters, suscitando aspre critiche da parte di Kiev. Le autorità ucraine, tra cui il presidente Volodymyr Zelensky, insistono sul pieno ripristino dell'integrità territoriale e respingono categoricamente le concessioni sulla Crimea, come ha dichiarato il primo ministro Denys Shmyhal in un'intervista alla CNN il 28 aprile.