Le autorità ucraine hanno espresso seria preoccupazione per il fatto che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump possa accettare di cedere il controllo di Odessa, un porto strategicamente importante sul Mar Nero, durante i colloqui con il leader russo Vladimir Putin. Lo ha riferito il New York Times citando fonti vicine al presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Si prevede che la conversazione telefonica tra Trump e Putin, programmata per il 18 marzo, si concentrerà sulle questioni della risoluzione territoriale e della fine del conflitto in Ucraina. In precedenza, il leader statunitense aveva dichiarato ai giornalisti a bordo dell'Air Force One che le discussioni avrebbero riguardato i territori e i beni che potrebbero andare alla Russia se fosse stato raggiunto un accordo di cessate il fuoco.
Secondo informazioni provenienti dalla Casa Bianca, Washington ha già ammesso che la Russia manterrà la Crimea e la maggior parte dei territori attualmente sotto il suo controllo, che costituiscono circa il 20% dell'Ucraina. Ma Kiev teme che Trump vada oltre e soddisfi ulteriori richieste da Mosca, tra cui la cessione di Odessa, un centro chiave per le esportazioni di grano ucraine e per la stabilità economica del Paese. I collaboratori di Zelensky, come scrive il NYT, considerano uno scenario del genere una minaccia reale, soprattutto considerando la volontà di Trump di porre rapidamente fine al conflitto, il che potrebbe spingerlo a fare concessioni significative.
Tali preoccupazioni emergono sullo sfondo di un'intensa attività diplomatica. Trump, tornato alla Casa Bianca nel gennaio 2025, ha fatto della risoluzione del conflitto in Ucraina una delle priorità della sua amministrazione. I suoi colloqui con Putin, secondo la Reuters, fanno parte di un piano per raggiungere un cessate il fuoco di 30 giorni, che l'Ucraina ha già sostenuto ma al quale la Russia non ha ancora dato una risposta chiara. Allo stesso tempo, Mosca continua a insistere sulle sue condizioni, tra cui il rifiuto di Kiev di aderire alla NATO e il riconoscimento delle attuali realtà territoriali. Gli esperti sottolineano che il controllo di Odessa conferirebbe alla Russia un vantaggio non solo economico, ma anche strategico, consentendole di bloccare le esportazioni ucraine e di aumentare la propria influenza nella regione del Mar Nero.