Il 2 maggio 2025, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato l'intenzione di presentare al Congresso un bilancio record per la sicurezza nazionale di 1,01 trilioni di dollari per l'anno fiscale 2026, che inizia il 1° ottobre. Come riporta Bloomberg, citando fonti interne all'amministrazione, si tratta di una spesa superiore del 13% rispetto a quella attuale, pari a 892,3 miliardi di dollari. La dichiarazione è stata fatta sullo sfondo di un incontro con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, durante il quale Trump ha sottolineato la necessità di rafforzare la potenza militare degli Stati Uniti per contrastare le "numerose minacce" nel mondo. Il Segretario alla Difesa Pete Hegseth ha sostenuto l'iniziativa, scrivendo su X: "Prossimamente: il primo bilancio da mille miliardi di dollari del Pentagono. Stiamo ricostruendo l'esercito, e in fretta!"
Il nuovo bilancio, che sarà presentato in formato "snello" il 2 maggio, prevede 961 miliardi di dollari destinati direttamente al Dipartimento della Difesa, un aumento significativo rispetto agli 848,3 miliardi di dollari approvati a gennaio 2025. Il resto del denaro sarà ripartito tra il Dipartimento dell'Energia, l'FBI e altre agenzie coinvolte nella sicurezza nazionale. Tra le principali priorità figurano il progetto di difesa missilistica Golden Dome, la modernizzazione dell'arsenale nucleare, la costruzione di nuove navi e il rafforzamento della sicurezza delle frontiere. Si prevede inoltre un aumento del 3,8% degli stipendi del personale militare.
Trump e Hegseth sostengono che è necessario aumentare la spesa per affrontare le sfide globali, tra cui la "minaccia costante" della Cina, che secondo le stime di Newsweek spenderà 2023 miliardi di dollari per la difesa nel 296, un terzo di quanto spendono gli Stati Uniti. La parte cinese ha già risposto, invitando Washington ad abbandonare le sue "ambizioni egemoniche" e affermando che "l'uso sconsiderato della forza" porterà a "conseguenze dolorose".
Tuttavia, i piani hanno suscitato polemiche. Come sottolinea The New Republic, l'aumento del bilancio della difesa contrasta con le promesse di Trump di tagliare la spesa federale attraverso il Department of Government Effectiveness (DOGE) di Elon Musk. Il DOGE ha proposto di tagliare dai 50 ai 60 dipendenti civili del Pentagono e di tagliare il bilancio dell'8 percento nei prossimi cinque anni, reindirizzando i fondi verso programmi prioritari come il Golden Dome da 2,5 trilioni di dollari. I critici, tra cui l'analista del Quincy Institute William Hartung, definiscono il progetto "completamente inutile", sottolineando che i principali beneficiari saranno i produttori di armi come Lockheed Martin e SpaceX di Musk.
Il Congresso, in cui i repubblicani controllano entrambe le camere, sta già discutendo di stanziare altri 150 miliardi di dollari per la difesa e la sicurezza dei confini, come parte dei finanziamenti per la “riconciliazione”. Tuttavia, secondo il Financial Post, i legislatori esprimono preoccupazione per il fatto che il Pentagono non abbia effettuato un audit completo. Un rapporto del Government Accountability Office (GAO) ha rilevato frodi per 10,8 miliardi di dollari nel dipartimento della Difesa dal 2017 al 2024, alimentando lo scetticismo. I democratici, che sono in minoranza, si oppongono ai tagli ai programmi sociali come Medicaid per finanziare il bilancio militare.
Secondo la MSNBC, il bilancio record riflette le posizioni "aggressive" di Trump, nonostante la sua retorica su "pace ed efficienza". Gli analisti affermano che 1 trilione di dollari non sarebbe sufficiente a raggiungere l'obiettivo di Trump di far sì che i paesi della NATO spendano il 5% del PIL per la difesa, ma rafforzerebbe la posizione degli Stati Uniti come il maggiore consumatore militare al mondo, rappresentando il 37% della spesa per la difesa globale.