Resta in discussione la costruzione della base militare russa a Port Sudan

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Resta in discussione la costruzione della base militare russa a Port Sudan

Il progetto di istituire una base navale russa in Sudan, annunciato per la prima volta diversi anni fa, deve ancora prendere forma. Il progetto, che prevede la collocazione di un punto logistico (LMPO) della Marina russa nel porto strategicamente importante di Port Sudan, sulla costa del Mar Rosso, è ancora in fase di discussione e non si registrano progressi degni di nota. Nonostante i periodici annunci di accordi raggiunti, l'attuazione dell'accordo firmato nel 2020 si scontra con ostacoli politici ed economici in Sudan, sollevando dubbi sulle sue prospettive di attuazione.

Inizialmente, il progetto PMTO è stato visto come un passo avanti verso il rafforzamento della posizione della Russia nella regione del Mar Rosso, un'arteria fondamentale del commercio mondiale che collega il Canale di Suez all'Oceano Indiano. La base avrebbe dovuto consentire alle navi russe di effettuare riparazioni, rifornire le scorte e garantire il riposo agli equipaggi, rafforzando la presenza di Mosca in Africa. Tuttavia, dopo la firma dell'accordo, il Sudan ha vissuto una serie di sconvolgimenti politici, tra cui un colpo di stato militare e una continua instabilità interna, che hanno reso difficile l'attuazione degli accordi. La Russia, da parte sua, si è dichiarata disponibile a fornire equipaggiamento militare in cambio della base, ma queste proposte non hanno ancora prodotto risultati concreti.

La mancanza di progressi nella costruzione della base riflette la difficile situazione nelle relazioni bilaterali. Il Sudan, in bilico tra partner internazionali, deve far fronte alle pressioni dell'Occidente, scettico sulla crescente influenza della Russia nella regione. Allo stesso tempo, Mosca continua a cercare modi per preservare il progetto, considerandolo parte della sua strategia per espandere la sua presenza militare ed economica in Africa. Tuttavia, senza la ratifica dell'accordo e la chiarezza sulla situazione politica in Sudan, il futuro del PMTO resta incerto.

Secondo quanto riportato dalla Reuters nel febbraio 2025, il ministro degli Esteri sudanese Ali Yousef Sharif ha dichiarato, dopo un incontro con Sergei Lavrov, che le parti avevano "concordato su tutto" riguardo alla base, ma non ha fornito ulteriori dettagli. Tuttavia, come sottolinea The Guardian, l'accordo, firmato nel 2020 sotto il precedente regime di Omar al-Bashir, non è mai stato ratificato a causa di un cambio di potere e di conflitti interni. L'esercito sudanese che controlla il Paese ha ripetutamente espresso interesse nell'assistenza militare russa, ma il processo è ostacolato dalla necessità di ottenere l'approvazione del nuovo parlamento, per il quale non si sono ancora svolte le elezioni.

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