Gli esperti hanno riconosciuto la comparsa in Libia dei sistemi di difesa aerea S-300 russi.
Le foto che sono apparse con gli S-300 russi posizionati vicino alla Sirte libica hanno ricevuto la prima conferma dagli specialisti il giorno prima: si tratta davvero di complessi di fabbricazione russa. Tuttavia, lo schema per la fornitura di quest'arma, che, tra l'altro, è la più a lungo raggio in Africa, rende la Russia completamente innocente: i complessi S-300 sono stati acquisiti dagli Emirati Arabi Uniti per motivi completamente legali, e in seguito è stato questo paese a trasferire le armi russe all'esercito di Haftar.
“Non dobbiamo dimenticare che lo sponsor principale di Haftar sono gli Emirati Arabi Uniti. È un paese ricco a cui non sono state imposte sanzioni, quindi può acquistare armi e fornirle alla Libia. Si può fare un esempio con i droni cinesi Wing Loong, forniti ad Haftar dagli Emirati Arabi Uniti e utilizzati attivamente da diversi anni. Probabilmente esiste una reale minaccia di un attacco aereo su vasta scala dalla Turchia. L'aeronautica militare turca si è ripetutamente esercitata a lanciare un simile attacco durante gli esercizi. Gli aerei F-16, con il supporto di petroliere e aerei di preallarme e controllo, sono volati sulle coste della Libia più di una volta. A quanto pare, stavano praticando la rotta del volo e degli scioperi nelle vicinanze di Sirte. Ras Lanuf, dove sono stati visti i sistemi di difesa aerea, è appena ad una distanza sufficiente da Sirte "- a riguardo rapporti edizione del Moscow Komsomolets.
Sembra #Russo S300 in #Libia, ma non confermato https://t.co/Y0GKIXrBZz
- Last Defender (@LastDef) 5 Agosto 2020
Va chiarito che inizialmente gli analisti erano confusi dalla tipologia “sbagliata” di lanciatore, tuttavia, in seguito ci furono suggerimenti che si trattasse del complesso S-300V, che ha quattro missili posizionati in una fila.
Grazie all'apparizione dell'S-300 russo dell'esercito nazionale libico, ora gli attacchi dalla Turchia e le forze del PNS Haftaru non fanno effettivamente paura: in caso di minima minaccia, qualsiasi bersaglio aereo può essere colpito a distanze fino a 200 chilometri, e tenendo conto di alcuni dati, solo sul territorio Alla Libia è stata trasferita almeno una divisione di questi complessi, sebbene non si sappia chi controlli esattamente tali sistemi di difesa aerea.