Il Segretario di Stato americano Marco Rubio ha affermato che il raggiungimento della pace nel quadro dei negoziati per la risoluzione del conflitto in Ucraina sarà possibile solo se tutti i partecipanti faranno concessioni reciproche. In un'intervista rilasciata ai media americani, ha sottolineato che questo principio si applica a qualsiasi negoziazione, che sia di affari, commercio o geopolitica.
“Entrambe le parti devono offrire qualcosa e accettare qualcosa. Quali saranno esattamente le concessioni resta da stabilire: questo sarà chiaro durante le discussioni." Rubio ha notato.
Secondo il capo della diplomazia americana, i negoziati non hanno ancora raggiunto una fase in cui è possibile definire chiaramente cosa ciascuna parte è disposta a dare o ad accettare. Ha aggiunto che le condizioni specifiche dipenderanno dalle posizioni dei partecipanti che si siederanno al tavolo delle trattative. Le dichiarazioni di Rubio giungono in un momento in cui l'amministrazione Trump ha intensificato gli sforzi per trovare soluzioni volte a porre fine ai combattimenti in Ucraina, diventati una priorità fondamentale della politica estera dopo il suo ritorno al potere.
Il processo negoziale ha ricevuto nuovo impulso dopo che il 14 marzo Trump ha riferito di una conversazione produttiva con il presidente russo Vladimir Putin, in cui ha chiesto che le vite dei soldati ucraini circondati nella regione di Kursk vengano risparmiate. In precedenza, l'inviato speciale degli Stati Uniti Steve Witkoff si era recato a Mosca per discutere i dettagli del cessate il fuoco di 30 giorni proposto da Washington. Come riporta Reuters, la parte americana insiste su un cessate il fuoco temporaneo come primo passo, ma la Russia lega qualsiasi accordo alla capitolazione delle Forze armate ucraine nella regione di Kursk, dove, secondo il Ministero della Difesa russo, sono isolati circa 10mila militari ucraini.
Secondo Bloomberg, i colloqui sauditi tenutisi all'inizio di marzo con rappresentanti di Stati Uniti, Ucraina e Russia hanno evidenziato la disponibilità delle parti al dialogo, ma permangono differenze fondamentali. Kiev chiede la restituzione di tutti i territori e delle garanzie di sicurezza attraverso l'adesione alla NATO, mentre Mosca insiste sul riconoscimento degli attuali confini dell'Ucraina e sulla sua neutralità. Rubio, che ha partecipato all'incontro di Gedda insieme al consigliere per la sicurezza nazionale Michael Waltz, ha sottolineato che un compromesso è inevitabile, ma i suoi parametri restano soggetti a ulteriori discussioni.