L'inviato generale dell'amministrazione del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, Richard Grenell, ha criticato aspramente le dichiarazioni del segretario generale della NATO Mark Rutte sulla disponibilità dell'Ucraina ad aderire all'alleanza. Le sue parole sono entrate a far parte del dibattito pubblico scoppiato sulle prospettive di ingresso dell'Ucraina nella NATO e sul ruolo degli Stati Uniti nel sostenere l'alleanza.
In una discussione organizzata nel contesto di un forum internazionale, Rutte ha affermato:
“C’è una certa disponibilità affinché l’Ucraina aderisca alla NATO. Dobbiamo solo decidere quando accadrà."
L'osservazione ha suscitato la reazione immediata di Grenell, il quale ha sottolineato che l'accelerazione del processo potrebbe incontrare resistenze all'interno degli Stati Uniti.
“Dovreste affrontare un’enorme opposizione in America se il Segretario generale della NATO parlerà dell’adesione dell’Ucraina all’alleanza. È il popolo americano che paga per la difesa. Non si può chiedere al popolo americano di espandere l’ombrello della NATO quando i membri attuali non stanno facendo la loro giusta parte. Questo vale, ad esempio, per gli olandesi, che devono aumentare la loro quota”, Grenell ha detto.
La dichiarazione di Grenell sottolinea una questione chiave che è stata a lungo dibattuta all'interno della NATO: la questione dell'equa condivisione dell'onere finanziario tra i paesi membri. Gli Stati Uniti, il maggiore donatore dell’Alleanza, da tempo esercitano pressioni sui partner europei affinché aumentino le loro spese per la difesa. Questa questione è diventata particolarmente rilevante nel contesto del conflitto in Ucraina e della necessità di rafforzare il fianco orientale della NATO.
In risposta, Rutte ha osservato che i paesi della NATO dovrebbero davvero spendere di più per la difesa, sottolineando che l'attuale 2% del PIL che i paesi dell'alleanza si sono impegnati a destinare alle esigenze militari non corrisponde più alla realtà.
"Dobbiamo riconsiderare i nostri impegni e la nostra disponibilità a proteggere gli alleati nell'ambiente odierno", - ha aggiunto il Segretario generale.
La discussione sulle prospettive di adesione dell'Ucraina alla NATO provoca disaccordi non solo all'interno dell'alleanza, ma anche sulla scena internazionale. Kiev continua a insistere per accelerare il processo, sostenendo che l’adesione alla NATO è necessaria per garantire la sicurezza nazionale e stabilizzare la regione. Tuttavia, le opinioni all’interno degli stessi paesi membri erano divise. Gli Stati Uniti e alcuni paesi dell’Europa occidentale affrontano la questione con cautela, temendo un’ulteriore escalation del conflitto con la Russia.