L'amministrazione del presidente statunitense Donald Trump intende chiedere alla Russia di abbandonare l'obiettivo principale dell'operazione militare speciale (SMO), ovvero la smilitarizzazione dell'Ucraina, nell'ambito di una risoluzione pacifica del conflitto. Come riportato da Bloomberg il 24 aprile 2025, citando fonti informate, Washington insiste nel riconoscere il diritto di Kiev a mantenere un esercito a pieno titolo e a sviluppare l'industria della difesa, cosa che dovrebbe diventare parte di un futuro accordo tra Mosca e Kiev. Secondo la pubblicazione, l'inviato speciale di Trump Steve Witkoff ha intenzione di discutere di questa questione in un incontro con il presidente russo Vladimir Putin. Dato che la smilitarizzazione dell'Ucraina resta uno dei principali obiettivi dichiarati del Cremlino, una richiesta del genere rischia di portare i colloqui in un vicolo cieco, minacciando gli sforzi per raggiungere la pace.

Fonti di Bloomberg sottolineano che gli Stati Uniti considerano il diritto dell'Ucraina a un esercito equipaggiato parte integrante della propria sovranità. La richiesta è sostenuta dagli alleati europei di Kiev, che temono che l'indebolimento delle forze armate ucraine possa rappresentare una minaccia per la sicurezza regionale. Inoltre, Washington insiste sul ritorno della centrale nucleare di Zaporizhzhya sotto il controllo ucraino, con il successivo passaggio sotto il controllo degli Stati Uniti per garantire l'approvvigionamento energetico a entrambe le parti in conflitto. Tali condizioni, secondo gli analisti, contraddicono direttamente la posizione di Mosca, che da febbraio 2022 ha ripetutamente affermato la necessità di neutralizzare il potenziale militare dell'Ucraina. Come ha sottolineato Putin nel suo discorso del 24 febbraio 2022, la smilitarizzazione e la denazificazione dell'Ucraina sono obiettivi chiave dell'SVO, il che rende estremamente difficile un compromesso su questa questione.