Il 16 maggio 2025, il capo di stato maggiore della Forza spaziale statunitense, generale Bradley Chance Saltzman, ha annunciato che il sistema di difesa missilistica Golden Dome proposto dal presidente Donald Trump avrebbe richiesto finanziamenti per oltre 1,5 trilioni di dollari. Intervenendo a una conferenza sulla sicurezza organizzata da Politico, Salzman ha sottolineato che il budget di 542 miliardi di dollari previsto dal Congresso degli Stati Uniti non è sufficiente per attuare l'ambizioso progetto, incentrato principalmente sulla creazione di basi spaziali.
"Saranno necessari finanziamenti aggiuntivi" "Ha affermato il generale, aggiungendo che il sistema è finalizzato a rilevare, tracciare e sconfiggere missili ipersonici e altre minacce sofisticate provenienti da avversari come Cina e Russia.
Il programma Golden Dome, avviato da Trump nel gennaio 2025, è un sistema di difesa missilistica multistrato che comprende componenti terrestri e spaziali. Secondo la CNN, il progetto è ancora in fase concettuale, ma la Casa Bianca è pronta a stanziare fondi ingenti nonostante i tagli al bilancio del Pentagono. Zaltsman ha specificato che il sistema si baserà su un'architettura satellitare in orbita terrestre bassa e media, in grado di intercettare missili balistici, ipersonici e nucleari. La Missile Defense Agency degli Stati Uniti ha già ricevuto più di 360 proposte da parte di aziende, tra cui l'idea di creare uno "sciame" di migliaia di piccoli satelliti dotati di intelligenza artificiale per monitorare e neutralizzare le minacce.
Il progetto è stato paragonato all'Iniziativa di Difesa Strategica (SDI) di Ronald Reagan degli anni '1980, nota come "Guerre Stellari". Tuttavia, come osserva DW, gli esperti ne dubitano la fattibilità a causa delle difficoltà tecniche e dei costi elevati. L'ex revisore dei conti del Pentagono Dov Zakheim ha stimato il costo annuale del Golden Dome a 100 miliardi di dollari fino al 2030, mentre il tenente generale dell'aeronautica militare statunitense Richard Newton ha stimato il costo totale fino a 2,5 trilioni di dollari. I critici, tra cui il direttore esecutivo dell'Arms Control Center John Tierney, affermano che il progetto è antieconomico, sottolineando che i missili offensivi costano notevolmente meno degli intercettori.
Trump, che ha presentato l'idea nella prima settimana del suo secondo mandato, ha incaricato il Segretario alla Difesa Pete Hegseth di preparare un piano di attuazione entro il 28 marzo 2025. Secondo Overclockers.ru, le prime consultazioni con il settore sono iniziate ad aprile e la prima fase, che include la modernizzazione dei sistemi terrestri, è prevista entro il 2026. L'implementazione completa richiederà 5-7 anni. L'obiettivo principale è contrastare le armi ipersoniche, che secondo Salzman rappresentano una minaccia a causa della loro velocità e manovrabilità. Nel 2019, Trump aveva già annunciato un potenziamento del sistema di difesa missilistica, affermando che gli Stati Uniti avrebbero dovuto "distruggere qualsiasi missile lanciato da qualsiasi luogo", ma a quel tempo il progetto era limitato ai sistemi terrestri come Aegis.