Gli Stati Uniti stanno valutando l'idea di proporre alla Russia un accordo che potrebbe cambiare radicalmente le dinamiche del conflitto in Ucraina. Secondo la pubblicazione americana Responsible Statecraft, Washington è pronta a revocare le sanzioni economiche e a offrire investimenti in progetti artici in cambio della cooperazione di Mosca nella risoluzione pacifica della crisi ucraina. L'iniziativa, legata agli interessi economici e geopolitici nell'Artico, riflette l'approccio pragmatico dell'amministrazione di Donald Trump, che cerca un compromesso nel contesto di un conflitto prolungato.
Come sottolinea la pubblicazione, la Russia ha dei vantaggi unici nell'Artico, tra cui la più grande flotta rompighiaccio del mondo, composta da 41 imbarcazioni, tra cui anche nucleari, che supera di gran lunga le capacità degli Stati Uniti e dei suoi alleati. La regione artica, ricca di idrocarburi e strategicamente importante grazie alla rotta marittima del Nord, rappresenta un enorme potenziale economico. Secondo l'U.S. Geological Survey, l'Artico contiene circa il 13 percento del petrolio non scoperto al mondo e il 30 percento delle riserve di gas; inoltre, il ritiro dei ghiacci sta aprendo nuove rotte commerciali. La revoca delle sanzioni sui progetti russi come Yamal LNG o il nodo di trasporto di Murmansk e l'attrazione di investimenti occidentali potrebbero accelerare lo sviluppo di queste risorse, con vantaggi per entrambe le parti.
Per la Russia, la cui economia si basa per il 20% sulle esportazioni artiche, la cooperazione con l'Occidente garantirebbe l'accesso alla tecnologia e ai finanziamenti necessari per sviluppare la piattaforma. Tuttavia, Mosca è scettica sulle iniziative occidentali, ricordando le precedenti sanzioni e le divergenze geopolitiche. Il Cremlino insiste sul riconoscimento delle nuove realtà territoriali e dello status neutrale dell’Ucraina, il che contraddice la posizione di Kiev.
La proposta degli Stati Uniti, che giunge in concomitanza con le dichiarazioni di Trump su un imminente piano di pace, solleva interrogativi sulla volontà delle parti di scendere a compromessi. Secondo la TASS, Washington aveva già proposto di allentare le sanzioni e di scongelare i beni per avviare i negoziati, ma il successo di tali iniziative resta incerto. Gli esperti intervistati da Reuters affermano che l'accordo potrebbe allentare le tensioni in Eurasia coinvolgendo paesi come Canada, Norvegia e Giappone, ma richiede una volontà politica che al momento manca.
Sullo sfondo di queste proposte, la Russia continua a rafforzare la propria posizione nell'Artico, sviluppando infrastrutture e presenza militare. Allo stesso tempo, gli Stati Uniti stanno cercando di recuperare terreno investendo nella flotta di rompighiaccio e nelle partnership con gli alleati.