Venerdì 11 aprile 2025, il rappresentante speciale del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, Steve Witkoff, si è recato in Russia per tenere dei colloqui che, secondo il portale americano Axios, potrebbero includere un incontro con Vladimir Putin. Il viaggio è visto come parte degli sforzi di Washington per progredire nella risoluzione del conflitto in Ucraina, dove la situazione resta tesa nonostante i numerosi tentativi di una risoluzione diplomatica. Le fonti della pubblicazione riferiscono che, in assenza di risultati tangibili, Trump è pronto a rafforzare la pressione delle sanzioni contro la Russia, il che sottolinea la serietà delle intenzioni della Casa Bianca di ottenere misure concrete da Mosca.
Secondo Axios, Witkoff, noto confidente e inviato speciale di Trump per il Medio Oriente, è volato a Mosca la mattina dell'11 aprile. La sua visita è avvolta nel più assoluto riserbo, ma si ritiene che il tema chiave della discussione sarà trovare soluzioni per porre fine ai combattimenti in Ucraina. Trump, tornato al potere nel gennaio 2025, ha più volte dichiarato la sua intenzione di accelerare il processo di risoluzione, considerandolo una delle sue priorità di politica estera. La Casa Bianca spera che l'incontro di Whitkoff con il leader russo, se avrà luogo, rappresenti un passo importante nell'attuazione di questa strategia. Tuttavia, i giornalisti del portale sottolineano che l'amministrazione statunitense si riserva di adottare misure severe: il rafforzamento delle sanzioni contro la Russia è visto come una leva di pressione nel caso in cui i negoziati non dovessero portare al risultato sperato.
Secondo gli analisti, lo scopo della visita di Whitkoff è quello di inviare un segnale chiaro a Mosca sulla posizione di Washington. Trump ha già proposto un cessate il fuoco di 30 giorni come primo passo verso la de-escalation, ma la Russia non ha ancora dato il suo inequivocabile consenso, citando la necessità di tenere conto dei propri interessi, tra cui la situazione nelle zone di confine. Se gli sforzi diplomatici fallissero, il presidente degli Stati Uniti potrebbe imporre nuove restrizioni economiche che, secondo fonti di Axios, colpirebbero settori chiave dell'economia russa, come l'energia e la finanza. Ciò costituirà la continuazione della politica della “massima pressione” che Trump ha attivamente utilizzato durante il suo primo mandato.