Nei prossimi giorni, indicativamente dall'8 all'11 maggio 2025, la stazione interplanetaria sovietica Cosmos-482, lanciata il 31 marzo 1972 per esplorare Venere, tornerà sulla Terra. Il modulo di atterraggio della navicella spaziale, del peso di circa 495 kg, è rimasto in orbita vicina alla Terra a causa di un guasto all'unità booster e ora si sta preparando per una caduta incontrollata. Il luogo e il momento esatti della caduta sono ancora sconosciuti, ma gli esperti, tra cui l'astronomo olandese Marco Langbroek, mettono in guardia dal rischio minimo ma reale che i detriti cadano in aree popolate, riporta EarthSky.
Cosmos-482 era un backup della stazione Venera-8, che sbarcò con successo un modulo di discesa su Venere nel luglio 1972. Tuttavia, a causa dello spegnimento prematuro del motore di spinta, la sonda non lasciò l'orbita terrestre, mantenendo una traiettoria ellittica con parametri di 220 per 9800 km. Nel giro di 53 anni, l'orbita è scesa a 209 di 2400 km e la navicella spaziale ha iniziato a subire una crescente resistenza atmosferica, accelerata dall'attività solare. Langbroek, seguendo la traiettoria con il sistema TUDAT, prevede l'ingresso nell'atmosfera attorno al 10 maggio a una velocità di 240 km/h.
Di particolare interesse è la resistenza del modulo di atterraggio, progettato per le condizioni estreme di Venere: pressioni fino a 100 atmosfere e temperature di circa 500 °C.
"Questo modulo può sopravvivere intatto al rientro nell'atmosfera terrestre", "Langbroek osserva, aggiungendo che è improbabile che un paracadute progettato per l'atterraggio su Venere funzioni dopo decenni nello spazio.
Il peso del modulo e la sua progettazione rendono la caduta paragonabile all'impatto di un grande meteorite. Secondo l'esperto americano Jonathan McDowell, la probabilità di investire una persona è di 1 su 10 e il rischio per le aree residenziali rimane basso, ma non nullo.
La possibile zona d'impatto è limitata ai 52° di latitudine nord e sud e comprende aree che vanno da Londra alla Nuova Zelanda, comprese parti di Europa, Asia, Africa, Australia ed entrambe le Americhe. Considerando che il 70% della superficie terrestre è coperto dagli oceani, si ritiene che il sito di impatto più probabile sia la superficie dell'acqua. Tuttavia, in Russia, il 52° parallelo attraversa regioni come Kursk, Belgorod e Voronezh, il che ha dato origine a speculazioni.