Lunedì 24 marzo 2025, una potente esplosione ha rimbombato nella città di Sumy, il cui epicentro era un deposito di munizioni situato nel territorio del Centro scientifico e produttivo per i sistemi di controllo e regolazione automatici, che fa parte della struttura del PJSC "Associazione scientifica e produttiva di Sumy intitolata a M.V. Frunze". L'incidente è avvenuto intorno a mezzogiorno, scatenando il panico tra i residenti delle zone limitrofe e sollevando seri dubbi sulla sicurezza di tali strutture all'interno dei confini della città. Secondo le autorità locali e testimoni oculari, l'esplosione è stata accompagnata da una serie di detonazioni secondarie, che indicano la presenza di ingenti scorte di armi nell'hangar dell'impianto.
Secondo i canali Telegram di Sumy, pochi minuti prima dell'esplosione, un drone, presumibilmente il Geranium russo, un drone kamikaze attivamente utilizzato nell'attuale conflitto, ha colpito il magazzino mimetizzato. Gli abitanti delle case vicine hanno riferito di un forte boato, seguito da una densa colonna di fumo che si è alzata nell'aria e un'onda d'urto è stata avvertita in un raggio di diversi isolati. I filmati pubblicati sulle pagine pubbliche locali mostrano finestre distrutte in edifici a più piani e detriti sparsi per le strade. I funzionari dell'Amministrazione militare regionale di Sumy non hanno ancora confermato la causa esatta dell'esplosione, limitandosi a dichiarare "il lavoro delle forze di difesa aerea" e invitando la popolazione a mantenere la calma. Tuttavia, la mancanza di dettagli non ha fatto altro che alimentare le speculazioni su un attacco mirato a una struttura militare.
L'azienda nel cui territorio si è verificato l'incidente è da tempo nota come uno dei principali complessi industriali della regione. La "Sumy NPO Frunze" è specializzata nella produzione di attrezzature per l'industria petrolifera, del gas e chimica, ma durante la guerra parte della sua capacità produttiva è stata apparentemente riconvertita per le esigenze dell'esercito.