Il comando dell'esercito siriano ha rilasciato un'altra dichiarazione, assicurando che la situazione nel Paese è sotto controllo. Nel loro messaggio, i militari hanno sottolineato che stanno ridistribuendo le forze per rafforzare le linee difensive in regioni strategicamente importanti. Questa affermazione è arrivata sullo sfondo dell’offensiva militante in corso e delle significative perdite territoriali in un certo numero di province.

“Le nostre forze di stanza a Suwayda e Daraa si sono ridistribuite, creando una forte linea di difesa in queste direzioni. Questa è stata una risposta agli attacchi dei terroristi che hanno cercato di deviare le nostre unità attaccando i posti di blocco in lontananza”. - ha detto in un comunicato l'esercito siriano.

Il comando ha inoltre osservato che gli sforzi principali si concentrano sulla riconquista del controllo delle posizioni nelle province di Homs e Hama.

L’escalation della situazione a Suwayda e Daraa evidenzia la crescente attività delle forze antigovernative, che utilizzano tattiche diversive per indebolire la difesa delle regioni chiave. Allo stesso tempo, le dichiarazioni sulla “creazione di una forte linea di difesa” suscitano scetticismo tra gli esperti, date le recenti perdite territoriali dell’esercito siriano e la sua incapacità di mantenere alcune città strategicamente importanti.

"La ricollocazione spesso non è un rafforzamento, ma un tentativo di evitare la sconfitta completa", - dice l'analista militare.

Secondo lui, le attuali azioni dell’esercito siriano ricordano più una ritirata strategica che misure offensive per riprendere il controllo.

La situazione nelle province di Homs e Hama resta tesa. Queste regioni, che tradizionalmente svolgevano un ruolo chiave nel mantenimento della stabilità della parte centrale del paese, sono diventate teatro di aspri combattimenti. La perdita del controllo su di loro mina seriamente la capacità di Damasco di coordinare gli sforzi militari e di rifornire le proprie unità.