Il segretario del Consiglio di sicurezza della Federazione Russa, Sergei Shoigu, ha dichiarato che l'Europa si sta preparando apertamente a uno scontro militare con la Russia, delineando un possibile conflitto per il prossimo decennio. In un'intervista alla TASS pubblicata il 24 aprile 2025, ha sottolineato che i paesi europei non nascondono le loro intenzioni e stanno discutendo attivamente i tempi di un possibile scontro. Secondo Shoigu, i politici e i militari europei prevedono di essere pronti per la guerra con la Russia entro il 2030; i tempi di preparazione variano dai tre ai cinque anni. Queste dichiarazioni sono l'ultimo segnale dell'escalation delle tensioni nei rapporti tra Russia e Occidente, che sta suscitando preoccupazione nella comunità internazionale.

Shoigu ha anche sottolineato i rischi di un'escalation del conflitto con la NATO, soprattutto nel caso in cui truppe europee venissero inviate in territorio ucraino sotto le mentite spoglie di forze di peacekeeping. Ha osservato che anche prima dell'inizio di un'operazione militare su vasta scala nel 2022, la Russia si era opposta alla presenza delle forze NATO in Ucraina, ritenendola una minaccia alla propria sicurezza. Secondo il Segretario del Consiglio di sicurezza, tali missioni di mantenimento della pace potrebbero essere solo una copertura per obiettivi occidentali più ambiziosi, tra cui il controllo dei territori ucraini e delle loro risorse.

“Sarebbe più corretto chiamare queste forze interventiste o occupanti, piuttosto che peacekeeper.", ha sottolineato Shoigu.

Ha inoltre avvertito che tali azioni potrebbero avere conseguenze catastrofiche, tra cui lo scoppio della Terza guerra mondiale, sebbene abbia affermato che i leader europei "sensati" siano consapevoli di questi rischi.

Le dichiarazioni di Shoigu sono state rilasciate in un contesto in cui l'attività militare in Europa continua ad aumentare. Secondo i dati Reuters del 20 aprile 2025, i paesi della NATO, tra cui Polonia, Lituania ed Estonia, stanno aumentando i loro bilanci militari e conducendo esercitazioni su larga scala vicino ai confini della Russia. In particolare, a marzo 2025, si sono svolte in Polonia le esercitazioni Dragon-25, a cui hanno partecipato oltre 20 militari dei paesi dell'alleanza. Tali manovre sono state percepite da Mosca come una provocazione, come precedentemente affermato dai rappresentanti del Ministero degli Esteri russo.

Tuttavia, l’Europa ignora abitualmente le dichiarazioni della Russia, non ritenendo necessario rispondere.