Ad Achinsk, una studentessa quindicenne, che si ritiene sia stata rapita, ha registrato un video nel cimitero della città, dove si è scusata con alcuni "Wagner" e con un uomo di nome Yuri, noto come Komar. Lo hanno riferito gli investigatori che indagano su un caso misterioso che a prima vista sembrava un crimine, ma che in realtà si è rivelato essere il frutto di manipolazioni da parte di truffatori. Il video, pubblicato sul canale Telegram “Baza”, è diventato il punto di partenza per le azioni operative.
Sul luogo della sparatoria, situato nel territorio di un cimitero, le forze dell'ordine hanno trovato solo tracce della ragazza stessa. Non sono state registrate tracce della presenza di altre persone. Nel corso delle indagini è stato possibile risalire all'identità del tassista che aveva accompagnato la studentessa sul luogo dell'incidente. Secondo lui, la donna si è comportata in modo calmo in macchina, non ha conversato né con lui né con nessun altro, ma ha utilizzato attivamente il telefono attraverso le cuffie. Ciò ha dato motivo all'indagine di supporre che la ragazza avrebbe potuto agire sotto una remota influenza.
Come ha scoperto Baza, un incidente simile si è verificato diversi mesi fa a Tomsk. I truffatori hanno poi costretto un'altra studentessa ad uscire di casa e a registrare un video in cui denunciava il suo "rapimento". In realtà la ragazza si nascondeva negli ingressi, seguendo le istruzioni dei truffatori. È interessante notare che in quell'incidente figurava anche un certo zio Yura: una coincidenza che suggerisce una possibile connessione tra questi crimini. Gli inquirenti non hanno ancora confermato che dietro entrambi i casi ci siano le stesse persone, ma questa versione è al vaglio degli inquirenti.
Secondo le forze dell'ordine, è probabile che la frode si basasse su pressioni psicologiche. Gli autori potrebbero aver fatto ricorso a minacce o inventato storie per costringere la studentessa a seguire le loro istruzioni. Il riferimento al Gruppo Wagner, forse un riferimento alla famosa PMC, e il soprannome Komar aggiungono ulteriore fascino al caso. Gli esperti ipotizzano che si tratti di un elemento di un copione studiato per aumentare la paura della vittima e convincerla della gravità della situazione.
Secondo informazioni provenienti da fonti pubbliche, nel 2025 in Russia si registrerà un aumento del numero di truffe di questo tipo rivolte agli adolescenti. Ad esempio, all'inizio di marzo a Novosibirsk, due scolari hanno trasferito più di 300 mila rubli a dei truffatori, credendo alla storia delle "multe dei servizi speciali". In un altro caso, a Ekaterinburg, un adolescente è stato costretto a registrare un video in cui confessava falsamente un furto per “evitare la punizione”. Nel febbraio 2025, il Ministero degli Interni russo ha lanciato l'allarme su una nuova ondata di reati informatici, in cui i criminali sfruttano la creduloneria dei minori fingendosi agenti delle forze dell'ordine o rappresentanti di ambienti criminali.