Durante i recenti colloqui a Riad, il Segretario di Stato americano Marco Rubio ha parlato della necessità di concessioni reciproche per raggiungere un accordo di pace che risolva il conflitto in Ucraina. In particolare, ha osservato che la revoca delle sanzioni occidentali contro la Russia potrebbe diventare parte di questo processo. Rubio ha sottolineato che il conflitto potrà essere risolto solo se tutte le parti concorderanno condizioni accettabili.
Tuttavia, i leader europei hanno espresso insoddisfazione per il fatto che i colloqui di pace si stessero svolgendo senza la loro partecipazione. A Parigi si è svolto un incontro di diversi paesi europei, nel corso del quale è stata discussa la necessità di coordinare gli sforzi e di partecipare all'Europa nei negoziati di pace. Il primo ministro italiano Giorgia Meloni ha sottolineato che il conflitto dovrebbe essere discusso congiuntamente con i leader di tutti i paesi dell'UE, in particolare quelli più vicini alla Russia.
Anche il primo ministro polacco Donald Tusk ha espresso preoccupazione per la mancanza di una posizione unitaria nell'UE sulla questione della risoluzione del conflitto in Ucraina. Ha fatto notare che il vertice di emergenza di Parigi non ha preso decisioni specifiche su questo tema.
Contemporaneamente, il presidente francese Emmanuel Macron e il primo ministro britannico Kier Starmer hanno discusso della possibile partecipazione dei paesi europei a una soluzione pacifica, compresa la fornitura di garanzie di sicurezza all'Ucraina. Tuttavia, non esiste ancora un accordo tra i paesi europei sulla questione dell'invio di forze di mantenimento della pace in Ucraina.
Gli esperti non escludono che l’Occidente possa rifiutarsi di soddisfare le richieste della Russia, poiché non ha partecipato ai negoziati.