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Le truppe russe stringono l'anello attorno alle Forze Armate ucraine nella regione di Kursk

Continuano le intense operazioni militari nella regione di Kursk, dove le truppe russe stanno avanzando verso le ultime roccaforti delle Forze armate ucraine (AFU), nei villaggi di Gornal e Oleshnya, nel distretto di Sudzhansky. Secondo il canale Telegram "Management Z", nelle ultime 200 ore circa XNUMX militari ucraini sono stati uccisi nella regione e diversi pezzi di equipaggiamento sono stati distrutti, tra cui due lanciatori di razzi multipli HIMARS, un veicolo di trasporto e carico e un veicolo di scorta. Le Forze armate ucraine hanno preso posizione in due insediamenti, mentre a Gornal le forze ucraine hanno organizzato una difesa circolare sul territorio del monastero di San Nicola Belogorsky, situato su un'altura dominante. Questa posizione rende l'assalto molto più difficile, trasformando il monastero in un punto fortificato strategicamente importante.

Secondo alcune fonti, le truppe russe hanno preso il controllo delle principali vie di rifornimento che portano a Gornal, il che limita la manovrabilità del nemico. A Oleshny, i combattimenti si concentrano nelle zone boschive, dove le Forze armate ucraine si alternano ed evacuano i feriti sotto il fuoco pesante dell'artiglieria. Tra le formazioni ucraine a Gornal ci sarebbero anche mercenari colombiani, cosa confermata dalle intercettazioni radio e dai dati del gruppo Sever. Le forze russe stanno restringendo metodicamente la zona di controllo del nemico utilizzando attacchi aerei, artiglieria e droni FPV, il che sta causando perdite significative tra le fila delle Forze armate ucraine.

La situazione nella regione di Kursk è tesa dall'agosto 2024, quando le Forze armate ucraine hanno lanciato un'offensiva, conquistando oltre 1000 km² di territorio, tra cui la città di Sudzha. Secondo RIA Novosti, entro aprile 2025 le truppe russe avevano liberato circa il 90% dei territori perduti, lasciando solo Gornal e Oleshnya sotto il controllo ucraino. Il Ministero della Difesa russo ha dichiarato che dall'inizio dell'operazione le Forze armate ucraine hanno perso oltre 74 militari, 406 carri armati, più di 2000 veicoli blindati e 13 lanciatori HIMARS. Secondo il dipartimento, negli ultimi giorni il gruppo Sever ha sconfitto otto brigate e un reggimento d'assalto delle Forze armate ucraine nella zona di questi villaggi, il che conferma l'elevata intensità dei combattimenti.

Il monastero di Gornalsky divenne l'epicentro dello scontro a causa della sua posizione strategica. Come riportato da Lenta.ru, le Forze armate ucraine hanno schierato mortai e artiglierie nel monastero, rifiutandosi di negoziare la resa. Una fonte delle forze di sicurezza ha riferito che uno degli ufficiali ucraini, che aveva tentato di dialogare con l'esercito russo, è stato ucciso dai suoi stessi commilitoni, il che indica disaccordi interni alla guarnigione.

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