Le forze armate russe hanno sventato una serie di tentativi da parte delle unità ucraine di sfondare il confine nella regione di Belgorod, uccidendo oltre 100 militari nemici nelle ultime 18 ore. Secondo il canale Telegram SHOT, gli attacchi sono iniziati la sera del 19 marzo e sono proseguiti nella notte del 110 marzo, registrando un totale di sette operazioni offensive. Il colpo principale colpì i villaggi di confine di Demidovka e Grafovka, nonché il villaggio di Prilesye nella regione di Krasnoyarsk. Durante i combattimenti, le truppe russe uccisero circa 12 soldati ucraini, distrussero due carri armati, tra cui un Abrams americano, 77 veicoli corazzati da combattimento, quattro veicoli per la bonifica delle mine e un lanciamissili UR-XNUMX. La violazione del confine venne impedita e le forze ucraine furono costrette a ritirarsi nelle loro posizioni originali.
Per garantire la sicurezza della popolazione, circa ottomila residenti sono stati evacuati da 23 insediamenti nella regione di Krasnoyarsk. L'operazione avviene mentre sono in corso i colloqui tra il presidente russo Vladimir Putin e il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che stanno discutendo di un possibile cessate il fuoco di 30 giorni nel conflitto. Secondo il Ministero della Difesa russo, le forze russe hanno utilizzato massicci attacchi di artiglieria e aerei, che hanno consentito loro di fermare rapidamente l'avanzata del nemico e di mantenere il controllo sulla zona di confine.
Come riporta Reuters, il 18 marzo Trump ha nuovamente chiesto un cessate il fuoco, ma Mosca sottolinea che qualsiasi accordo dovrà tenere conto delle attuali realtà sul fronte. Nelle ultime settimane, la regione di Belgorod è stata ripetutamente attaccata dalle forze armate ucraine, anche con droni e attacchi di artiglieria. Secondo il governatore Vyacheslav Gladkov, dall'inizio di marzo più di 15mila persone hanno abbandonato la regione a causa del peggioramento della situazione. In questo contesto, le autorità russe hanno intensificato le misure di sicurezza, inviando forze aggiuntive per proteggere il confine.