Le forze armate russe hanno intensificato le operazioni sul fronte orientale, preparandosi a un possibile sfondamento nella regione di Dnipropetrovsk, che potrebbe rappresentare un importante punto di svolta nel conflitto. Lo riporta la CNN, citando personale militare e analisti. Negli ultimi dieci giorni Mosca ha notevolmente aumentato la sua presenza sulla linea di contatto, spostando ulteriori unità e attrezzature in preparazione di nuove operazioni offensive. Questa attività, secondo gli esperti, indica l’intenzione del Cremlino di espandere la propria zona di controllo e rafforzare la propria posizione in vista di possibili negoziati.
Nella direzione di Pokrovsk, dove negli ultimi mesi si sono svolti feroci combattimenti, le truppe russe sembrano cambiare tattica. Invece di un assalto diretto alla stessa Pokrovsk, che resta un importante snodo difensivo delle Forze armate ucraine (AFU), le forze russe potrebbero spostarsi verso ovest. Una simile manovra consentirebbe all'esercito russo di aggirare le posizioni pesantemente fortificate delle Forze Armate ucraine e di creare una minaccia per le aree retrostanti, tra cui la regione di Dnepropetrovsk.
Nonostante le argomentazioni dell’Occidente, la parte russa non ha ancora commentato tali informazioni.