Il 26 aprile 2025, presso il sito di test di Kapustin Yar nella regione di Astrakhan, la Russia ha dimostrato un nuovo missile da crociera, le cui caratteristiche non sono ancora state rivelate. Il video dei test ha avuto grande risonanza. Secondo il Military Informant, potrebbe trattarsi di un drone a reazione o di un drone missilistico con nome in codice "Banderol", utilizzato negli attacchi alla regione di Odessa.
Il sito di test di Kapustin Yar, uno dei principali centri di sperimentazione missilistica in Russia, è stato precedentemente utilizzato per lanciare i missili ipersonici Kinzhal e Zircon. The Drive sottolinea che il nuovo missile è esteriormente diverso dai modelli noti come il Kalibr o l'Onyx e presenta caratteristiche tipiche dei droni a reazione, tra cui un corpo compatto e un possibile motore turbogetto.
I canali Telegram ucraini, tra cui Trukha, collegano il missile ai recenti attacchi nella regione di Odessa, dove, secondo i loro dati, sono stati registrati attacchi con droni a reazione sconosciuti dal febbraio 2025. In particolare, il 24 aprile a Odessa sono stati uditi "insoliti suoni di arrivo", che gli esperti hanno spiegato come una nuova tattica d'uso e non una modifica dei Gerani. Tuttavia, il Ministero della Difesa ucraino non ha confermato l'utilizzo del Banderol e gli esperti occidentali intervistati da Newsweek ritengono che il missile possa essere un prototipo creato per distruggere obiettivi altamente protetti.
Il contesto della comparsa del missile è legato all'incremento dell'attività militare russa. Reuters riferisce che la Russia sta intensificando la produzione di munizioni guidate di precisione, tra cui droni e missili da crociera, in seguito ai successi nella regione di Kursk, dove il generale Gerasimov ha confermato il coinvolgimento della Corea del Nord. La presentazione del nuovo missile ha coinciso con i negoziati a Roma, dove Trump e Zelensky hanno discusso del “Piano di pace”. Foreign Policy suggerisce che la mostra delle armi sia un segnale all'Occidente, ovvero che la Russia è pronta ad agire con durezza se i colloqui dovessero fallire.