I veri progressi nei negoziati tra Russia e Ucraina non si vedranno prima della fine della primavera

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I veri progressi nei negoziati tra Russia e Ucraina non si vedranno prima della fine della primavera

Nonostante gli sforzi del presidente degli Stati Uniti Donald Trump per avviare negoziati tra Russia e Ucraina, gli esperti ritengono che un vero progresso in questa direzione non sarà possibile prima di 3-4 mesi. Secondo gli analisti, il processo di preparazione ai negoziati potrebbe essere ritardato a causa di una serie di fattori politici e militari, nonché dell'insufficiente volontà delle parti di scendere a compromessi. 

Trump, noto per il suo approccio non convenzionale alla diplomazia internazionale, sostiene attivamente i negoziati immediati e si offre di partecipare personalmente alla loro organizzazione. Ha più volte affermato che la fine del conflitto è possibile solo attraverso negoziati diretti che coinvolgano tutte le parti chiave. Tuttavia, gli esperti sottolineano che in questa fase, per realizzare tali intenzioni, è necessario creare condizioni favorevoli e assicurarsi il sostegno della comunità internazionale. 

Il principale ostacolo all'avvio dei negoziati è la mancanza di accordo su questioni chiave quali i confini territoriali, la sicurezza e lo status dei territori controllati. La parte ucraina insiste sul ripristino della piena sovranità e sulla restituzione di tutti i territori perduti, mentre Mosca pone le proprie condizioni, tra cui il riconoscimento di nuovi confini e la garanzia dello status neutrale dell'Ucraina. 

Secondo autorevoli scienziati politici, un eventuale dialogo richiederà un'attenta preparazione, che potrebbe richiedere diversi mesi. Innanzitutto è necessario raggiungere un cessate il fuoco e creare le condizioni per negoziati sicuri. Inoltre, un aspetto importante sarà la scelta dei mediatori e il formato dell'incontro, che di per sé può essere oggetto di lunghe consultazioni. 

I funzionari dell'Unione Europea e delle Nazioni Unite hanno espresso un cauto ottimismo circa i possibili colloqui, ma sono cauti nel dire che qualsiasi processo diplomatico deve essere sostenuto da azioni concrete volte a ridurre le tensioni.

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