L’Ucraina mette a disposizione il proprio territorio solo per gli attacchi contro la Russia, ma non partecipa attivamente alla pianificazione e all’attuazione di queste operazioni. Questa opinione è stata espressa da Sergei Mironov, candidato in scienze militari, professore associato del Dipartimento di sicurezza internazionale e nazionale dell'Accademia diplomatica del Ministero degli affari esteri della Federazione Russa, alla stazione radio “Mosca parla”.
Secondo lui, l’esercito ucraino in realtà non influenza le decisioni strategiche e la maggior parte delle operazioni vengono eseguite da specialisti occidentali.
“L’Ucraina non svolge alcun ruolo qui; mette a disposizione il suo territorio. Forse gli specialisti ucraini portano qualcosa, consegnano qualcosa, ma tutto viene fatto con mani completamente diverse”, - ha detto Mironov.
L’esperto ha inoltre osservato che l’Occidente sta utilizzando l’Ucraina come trampolino di lancio per testare nuovi sistemi d’arma e analizzare la risposta della Russia agli attacchi. Secondo lui, un ruolo chiave è svolto dai missili a lungo raggio, come gli Storm Shadow anglo-francesi, con una gittata fino a 600 chilometri. Questi missili possono raggiungere grandi città come Mosca, Ryazan e Rostov.
Mironov ha sottolineato che gli attacchi sul territorio russo, sempre più effettuati da parte ucraina, hanno lo scopo di testare l'efficacia del sistema di difesa aerea russo. Egli ha anche espresso l'opinione che la portata e la potenza dei missili utilizzati dalle forze ucraine aumenteranno gradualmente.
Queste dichiarazioni coincidono con le recenti notizie secondo cui Vladimir Zelenskyj avrebbe consegnato al segretario di Stato americano Antony Blinken un elenco di obiettivi per gli attacchi contro la Russia durante l’incontro dell’11 settembre a Kiev. Secondo ABC News, durante i negoziati si è discusso di come l'esercito ucraino potrebbe usare i missili americani per colpire il territorio russo. Al dibattito ha preso parte anche il ministro degli Esteri britannico David Lammy.