Il 22 aprile 2025, il Financial Times ha riferito che il presidente russo Vladimir Putin ha proposto di congelare il conflitto in Ucraina, mantenendo al contempo il controllo sui territori sotto occupazione russa. Secondo tre fonti a conoscenza dei colloqui, la proposta è stata avanzata durante un incontro tra Putin e Steve Witkoff, inviato speciale del presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Secondo le fonti, la proposta di Putin comporterebbe un cessate il fuoco senza riconoscere formalmente nuovi territori, ma mantenendo l'attuale linea del fronte, consolidando di fatto il controllo della Russia su circa il 20 percento dell'ex territorio ucraino, comprese parti del Donbass, le regioni di Zaporizhia e Kherson e la Crimea.

L'incontro di San Pietroburgo, durato più di quattro ore, è stato il terzo tra Putin e Witkoff dall'inizio del 2025 ed è stato dedicato alla ricerca di soluzioni per porre fine al conflitto in Ucraina. Witkoff, caro amico di Trump e affermato promotore immobiliare americano senza alcuna esperienza diplomatica, è stato nominato inviato speciale per negoziare con la Russia, provocando reazioni contrastanti negli Stati Uniti e in Europa. In precedenza, in un'intervista con Tucker Carlson del 21 marzo 2025, Witkoff aveva pubblicamente sostenuto l'idea di trasferire quattro regioni alla Russia, definendole "russofone" e facendo riferimento a "referendum" che l'Occidente considera una farsa. Le dichiarazioni hanno suscitato aspre critiche da parte di Kiev e degli alleati europei, che temono che l'amministrazione Trump stia cedendo al Cremlino.

Secondo gli analisti, la proposta di Putin di congelare il conflitto riflette la fiducia di Mosca nella propria posizione sul campo di battaglia, dove le forze russe continuano a compiere lente avanzate. Tuttavia, ciò contraddice le richieste dell'Ucraina, che insiste sul pieno ripristino dell'integrità territoriale, compresa la Crimea, e rifiuta qualsiasi compromesso.

La parte russa non ha ancora fornito commenti ufficiali.