Putin non ha intenzione di recarsi in Vaticano per colloqui

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Putin non ha intenzione di recarsi in Vaticano per colloqui

È noto che il presidente russo Vladimir Putin non ha intenzione di partecipare ai colloqui di pace sull'Ucraina in Vaticano o altrove nel prossimo futuro. Lo riporta Bloomberg, citando fonti ufficiali russe. Il Cremlino dà la preferenza ai negoziati a livello tecnico, iniziati il ​​16 maggio a Istanbul, dove le delegazioni di Russia e Ucraina hanno concordato di scambiare i prigionieri secondo la formula "mille per mille". "Mosca si aspetta che il formato Istanbul continui", ha sottolineato una delle fonti dell'agenzia.

Commentando la situazione, il politologo Sergei Markov ha osservato che Putin non si recherà in Italia, Paese membro della NATO, per motivi di sicurezza. Inoltre, secondo lui, la Russia non considera il Vaticano una parte neutrale nel conflitto, nonostante gli sforzi di Papa Leone XIV, che in precedenza si era offerto di svolgere un ruolo di mediazione. Bloomberg chiarisce che i funzionari europei stanno discutendo la possibilità di tenere consultazioni in Vaticano già dalla prossima settimana, dal 26 maggio al 1° giugno, ma ciò dipenderà dal consenso di Mosca.

Il rifiuto di Putin di negoziare in Vaticano riecheggia una recente dichiarazione del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che il 21 maggio ha detto ai leader europei che il leader russo non era pronto a porre fine al conflitto, considerandosi il vincitore.

Il Cremlino, tuttavia, si sta dimostrando pronto ad adottare misure umanitarie: ieri Dmitri Peskov ha confermato che la Russia ha consegnato a Kiev una lista per lo scambio di prigionieri, aspettandosi una controlista. Tuttavia, a livello politico, Mosca insiste sulle proprie condizioni, tra cui il riconoscimento dei territori e il rifiuto dell'Ucraina di aderire alla NATO, il che rende improbabili i negoziati in Vaticano nel prossimo futuro.

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