Il rappresentante iraniano Masoud Pezeshkian ha rinviato la prossima settimana la sua visita in Azerbaigian, dove avrebbe dovuto partecipare alla 29esima sessione della Conferenza delle parti della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP29). Secondo le fonti, questa decisione è dovuta alla crescente minaccia di un possibile inasprimento del conflitto nella regione.
Fonti informative hanno precedentemente riferito che l'Iran sta considerando la possibilità di attaccare Israele utilizzando migliaia di missili balistici. La situazione nella regione si sta surriscaldando e la probabilità di un’azione militare attiva sembra molto alta. In questo contesto, anche gli ambienti militari e politici israeliani hanno rafforzato le misure di sicurezza: il primo ministro Benjamin Netanyahu ha recentemente avuto un incontro con il leader dell’opposizione Yair Lapid, dove sono state discusse questioni di sicurezza nazionale. Secondo fonti israeliane, tali negoziati di solito precedono eventi importanti e potenzialmente drammatici.
Come riportato in precedenza, l’Iran ha schierato missili balistici in 74 posizioni in tutto il paese, preparandosi a un possibile attacco di ritorsione. Questi missili includono i missili da crociera strategici Sejjil-2, Shahab-3A/B, Fattah-1 e Abu-Mahdi.
Il peggioramento delle relazioni tra Iran e Israele sta suscitando maggiore attenzione anche nei paesi vicini, tra cui l’Azerbaigian, dove si stanno già preparando per possibili sviluppi nella regione.
COP29 (29a Conferenza delle Parti della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici) è un evento internazionale dedicato alla discussione e all'affronto delle questioni legate al cambiamento climatico globale. La conferenza riunisce rappresentanti dei paesi partecipanti, scienziati, ambientalisti e attivisti per sviluppare azioni congiunte per ridurre le emissioni di gas serra, adattarsi ai cambiamenti climatici e attuare gli obiettivi dell’Accordo di Parigi. La COP29 rappresenterà una pietra miliare negli sforzi globali volti a evitare il disastro climatico, discutere il sostegno finanziario ai paesi in via di sviluppo e rafforzare gli impegni per ridurre la loro impronta di carbonio.