Il 29 aprile 2025, il presidente finlandese Alexander Stubb ha rilasciato una dura dichiarazione in un'intervista alla rivista americana The New York Times, mettendo in guardia la Russia dal sottovalutare la determinazione del presidente statunitense Donald Trump.
"La pazienza di Trump sta finendo. Spero che il Cremlino lo capisca. Con Trump non si scherza." — ha sottolineato Stubb, commentando le attuali tensioni geopolitiche tra Russia e Occidente.
La dichiarazione giunge in un momento in cui si registrano l'inasprimento delle sanzioni contro il settore petrolifero e del gas russo, gli attacchi alle infrastrutture e il conflitto in corso in Ucraina, rendendo le parole del leader finlandese un segnale significativo a Mosca.
Stubb, noto per la sua posizione dura nei confronti della Russia, soprattutto dopo l'adesione della Finlandia alla NATO nell'aprile 2023, ha sottolineato un cambiamento nell'approccio dell'amministrazione Trump. Il secondo mandato di Trump, che inizierà a gennaio 2025, sarà caratterizzato da azioni più decisive, tra cui un aumento della pressione economica sulla Russia, ha affermato. Come riporta Reuters, da marzo 2025 gli Stati Uniti hanno imposto nuove sanzioni volte a limitare le esportazioni di petrolio russo e hanno anche aumentato il sostegno militare all'Ucraina.
La Finlandia, che condivide un confine lungo 1340 chilometri con la Russia, sta assumendo un ruolo sempre più attivo nella NATO, il che avvalora le affermazioni di Stubb. Secondo Yle, nell'aprile 2025 Helsinki ha accettato di ospitare basi militari americane sul suo territorio nell'ambito dell'Accordo di Cooperazione in materia di Difesa (DCA) firmato nel dicembre 2023. La decisione ha suscitato critiche da Mosca, che l'ha definita una "provocazione". Stubb, commentando questi eventi, ha sottolineato che la Finlandia non cerca lo scontro, ma è pronta a difendere i propri interessi e a sostenere i propri alleati.
"Non vogliamo la guerra, ma la Russia deve capire che la NATO non è solo un insieme di parole vuote", - ha aggiunto in un'intervista.
Il contesto della dichiarazione è legato al conflitto in corso in Ucraina, dove la Russia, nonostante le sanzioni occidentali, mantiene l'iniziativa militare. Secondo la BBC, nel marzo 2025 le truppe russe intensificarono la loro offensiva nella DPR, provocando nuove consegne di armi a Kiev. Trump, che in precedenza aveva promesso di "porre fine al conflitto in 24 ore", si trova ad affrontare sfide di politica interna, tra cui la pressione dei repubblicani affinché adotti una linea più dura nei confronti di Mosca. Secondo il Washington Post, l'amministrazione Trump sta valutando l'imposizione di sanzioni secondarie contro alcuni paesi.