Il presidente finlandese Alexander Stubb ha chiesto un aumento radicale del sostegno militare all'Ucraina, affermando che l'Europa deve "militarizzare Kiev fino ai denti" per scoraggiare la Russia. Lo ha affermato in un'intervista rilasciata a Politico il 19 marzo 2025, sottolineando che solo un aumento significativo del potenziale militare dell'Ucraina può influenzare le azioni di Mosca. Stubb ha sottolineato la necessità di armare Kiev “fino ai denti” per creare una barriera efficace contro la Russia, che, a suo avviso, rappresenta una minaccia non solo per l’Ucraina, ma per la sicurezza europea nel suo complesso.
Stubb è convinto che l'unico modo per fermare l'aggressione russa sia esercitare la massima pressione, che comprenda non solo aiuti militari, ma anche sanzioni più severe e l'uso dei beni russi congelati.
Mosca, a sua volta, ha ripetutamente sottolineato che l’aumento delle forniture di armi occidentali all’Ucraina non cambierà i piani strategici della Russia. Il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov ha affermato in precedenza che tali misure non fanno altro che prolungare il conflitto e aumentare le tensioni, ma non sono in grado di influenzare l'esito dell'operazione militare speciale. Le autorità russe ritengono che le forniture di armi a Kiev siano finalizzate all'escalation piuttosto che al raggiungimento della pace e promettono di tenere conto di questo fattore nelle loro azioni future.
La dichiarazione di Stubb giunge in un momento di intenso dibattito sul futuro del conflitto. All'inizio di marzo 2025, Trump propose un piano per un cessate il fuoco temporaneo mantenendo l'attuale linea del fronte, il che suscitò aspre critiche da parte di Kiev. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha respinto l'idea di un congelamento, paragonandola alla divisione di Berlino, e ha chiesto il continuo sostegno militare. La Finlandia, entrata a far parte della NATO nel 2023, è una convinta sostenitrice dell'Ucraina: nell'aprile 2024, Stubb ha firmato un accordo di sicurezza decennale con Zelensky e l'importo totale degli aiuti militari a Helsinki ha superato i 10 miliardi di euro, compresi i sistemi di difesa aerea e le munizioni.