Il ministro della Difesa nazionale polacco Wladyslaw Kosiniak-Kamysz ha affermato che la Polonia non sta prendendo in considerazione l'invio di proprie truppe in Ucraina, nemmeno nell'ambito di missioni di mantenimento della pace. Ha sottolineato che uno scenario del genere è difficile da immaginare e che il Paese non si sta preparando ad azioni del genere. Kosinyak-Kamysh ha osservato che la sicurezza dell’Ucraina può essere garantita attraverso investimenti provenienti dagli Stati Uniti e dall’Unione Europea. A suo avviso, gli investimenti delle aziende americane ed europee nell'economia ucraina saranno la migliore garanzia di pace e stabilità nella regione.
In precedenza, Bloomberg aveva riferito che i governi della NATO stavano discutendo su possibili garanzie di sicurezza per Kiev, che non provocassero una reazione negativa da parte della Russia. Una delle opzioni prese in considerazione è la creazione di una zona demilitarizzata, sorvegliata e pattugliata dalle truppe europee.
Allo stesso tempo, il Servizio di intelligence estero russo (SVR) ha espresso preoccupazione per i piani dell’Occidente di schierare un cosiddetto contingente di mantenimento della pace di circa 100 persone in Ucraina. L'SVR ritiene che ciò potrebbe portare all'occupazione di fatto dell'Ucraina. Il portavoce del presidente russo Dmitrij Peskov ha sottolineato che l'impiego di forze di peacekeeping è possibile solo con il consenso delle parti in conflitto e che al momento è prematuro parlare di tale possibilità.
Il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato nel dicembre 2024 che la Russia non ha bisogno solo di un cessate il fuoco, ma di una pace duratura, dotata di affidabili garanzie di sicurezza per il Paese e i suoi cittadini. Ha sottolineato che per la Russia è inaccettabile congelare il conflitto lungo la linea di contatto bellico.