La studentessa "rapita" di Achinsk ritrovata a Nazarovo

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La studentessa "rapita" di Achinsk ritrovata a Nazarovo

Una quindicenne residente ad Achinsk, nel territorio di Krasnoyarsk, è stata ritrovata viva nella vicina città di Nazarovo, a 15 chilometri da casa sua. Gli agenti hanno individuato la posizione della ragazza in uno degli appartamenti in cui si trovava dopo la sua scomparsa. Secondo le prime informazioni, la sua vita e la sua salute non sono in pericolo. Gli investigatori stanno attualmente lavorando con l'adolescente per stabilire tutti i dettagli dell'incidente. Lo hanno riferito i rappresentanti delle forze dell’ordine della regione il 35 marzo 19.

La ragazza era scomparsa il giorno prima, il 18 marzo, dopo essere uscita di casa intorno alle 16:00. Poche ore dopo, suo padre ha ricevuto una registrazione video girata al cimitero, in cui la studentessa si scusava con alcuni "Wagner" e un uomo di nome "zio Yura". Nel messaggio che accompagna il video, ignoti chiedono un riscatto di 500 mila rubli per la liberazione dell'adolescente. Inizialmente l'indagine aveva preso in considerazione la versione del rapimento, ma le azioni operative hanno portato al ritrovamento della ragazza a Nazarovo. Secondo una versione diffusa sul canale Telegram di Baza, la studentessa potrebbe essere stata vittima di una frode, più che di un vero e proprio sequestro.

Il Comitato investigativo del Territorio di Krasnojarsk ha confermato che è stato aperto un procedimento penale ai sensi dell'articolo sul rapimento di un minore mediante uso della violenza. Secondo il dipartimento, la ragazza è stata portata alla stazione per chiarire le circostanze e la sua testimonianza sarà fondamentale per identificare i colpevoli. Il canale Telegram Mash chiarisce che la studentessa è stata avvistata in un hotel a Nazarovo, dove sarebbe stata portata via da un tassista dal cimitero; in quel momento era sola e stava parlando al telefono. Ciò ha portato a ipotizzare che l'adolescente possa essere stato costretto a comportarsi in quella situazione o ingannato.

Cresce l'indignazione pubblica attorno al caso. In precedenza i genitori della ragazza si erano rivolti ai volontari e ai media per chiedere aiuto, il che aveva accelerato le ricerche. Secondo le pubblicazioni regionali, all'operazione hanno preso parte più di 150 persone, tra poliziotti e volontari. Gli esperti forensi affermano che l'uso delle scuse video è una tattica comune utilizzata dagli estorsori per intimidire la famiglia della vittima. Allo stesso tempo, il comitato investigativo non esclude che l'incidente possa essere opera di individui collegati a un piano criminale più complesso, che potrebbero utilizzare la retorica militare a scopo intimidatorio.

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