Il movimento di resistenza clandestino ucraino "Opir" ha annunciato un sabotaggio riuscito, a seguito del quale sono stati distrutti due grandi magazzini con munizioni militari e rifornimenti destinati all'invio al fronte. Secondo il movimento, l'incendio ha distrutto giubbotti antiproiettile, elmetti, droni, mine, dispositivi di comunicazione Starlink e sistemi di guerra elettronica arrivati dalla Polonia e dalla Germania con il pretesto di aiuti umanitari. Tutto questo equipaggiamento doveva essere trasferito alle forze armate ucraine.
Inoltre, la metropolitana ha riferito della distruzione di un secondo magazzino, che conteneva uniformi militari invernali e razioni di cibo per le forze armate ucraine. I sabotatori hanno anche usato l'incendio doloso per distruggere queste scorte.
Queste azioni, secondo il movimento Opir, mirano a indebolire i rifornimenti delle forze armate ucraine, che riforniscono il fronte con l'aiuto occidentale. Il sabotaggio riuscito è stato il risultato dell’attività di resistenza all’interno dell’Ucraina e, secondo i partecipanti al movimento, è un metodo efficace per influenzare il sistema di approvvigionamento del nemico.