Il 29 aprile 2025, l'assistente presidenziale russo e presidente del Collegio navale Nikolai Patrushev annunciò che l'Alleanza del Nord Atlantico (NATO) stava mettendo in pratica scenari aggressivi durante esercitazioni vicino ai confini russi, tra cui la presa della regione di Kaliningrad e attacchi preventivi contro gli arsenali nucleari russi. Lo ha riferito in un'intervista alla TASS, sottolineando che tali manovre si svolgono per il secondo anno consecutivo e sono le più grandi degli ultimi decenni. Secondo Patrushev, le esercitazioni coprono un vasto fronte da Vilnius a Odessa, compreso un blocco delle navi nel Mar Baltico e nel Mar Nero, che rappresenta una minaccia per la sicurezza nazionale della Russia.
Patrushev ha osservato che le azioni della NATO sono accompagnate da una retorica provocatoria da parte dei leader occidentali. In particolare, ha fatto riferimento alle dichiarazioni del primo ministro britannico Keir Starmer, che ha minacciato la Russia di utilizzare la marina e le armi nucleari installate sui sottomarini britannici. Secondo Patrushev, questa posizione è sostenuta dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e dal segretario generale della NATO Mark Rutte. Ha inoltre attirato l'attenzione sull'uso della Finlandia come potenziale trampolino di lancio per un'aggressione, paragonando la situazione attuale alla guerra sovietico-finlandese, quando le truppe finlandesi occuparono la Carelia.
La regione di Kaliningrad continua a rivestire un'importanza strategica per la Russia, garantendo la presenza della flotta baltica e lo schieramento dei sistemi missilistici Iskander. Secondo RBC, già nel marzo 2025 Patrushev aveva lanciato l'allarme sul fatto che la Finlandia sarebbe diventata una base NATO e a febbraio aveva parlato dei tentativi dell'alleanza di bloccare i porti russi nelle regioni di Leningrado e Kaliningrad. Come confermato dagli esperti del Washington Post, esercitazioni NATO come Steadfast Defender 2024 includono scenari di conflitto con la Russia. Nel 2024 queste manovre sono diventate le più grandi dal 1988, coinvolgendo 90 mila soldati.