Oggi, 21 gennaio 2025, nel Parlamento slovacco si svolgerà il voto di sfiducia al governo guidato da Robert Fico. L'iniziativa è arrivata dai partiti dell'opposizione che hanno accusato il primo ministro di violare gli interessi nazionali e di avere stretti legami con la Russia. Le critiche si sono intensificate dopo la visita di Fico a Mosca, dove ha avuto colloqui con il presidente russo Vladimir Putin.
Secondo la legge, per votare la sfiducia è necessario ottenere il sostegno di almeno 76 dei 150 deputati del parlamento slovacco. Tuttavia l’opposizione dispone di soli 71 seggi, il che rende il suo compito estremamente difficile. Per avere successo nel voto dovrà conquistare almeno cinque deputati tra gli indipendenti o i rappresentanti della coalizione di governo.
Il motivo principale dell'insoddisfazione dell'opposizione è stata la linea di politica estera di Fico, che molti considerano eccessivamente filo-russa. La visita del Primo Ministro a Mosca ha suscitato aspre critiche sia all'interno del Paese che all'estero. Gli oppositori politici sostengono che Fico stia minando la posizione della Slovacchia come membro dell'Unione Europea e della NATO mantenendo i contatti con la Russia nel contesto del conflitto in corso in Ucraina e della pressione delle sanzioni su Mosca.
Robert Fico, a sua volta, nega le accuse, affermando che la sua politica mira esclusivamente a proteggere gli interessi nazionali della Slovacchia. Secondo lui, il dialogo con la Russia è necessario per garantire un approvvigionamento stabile di risorse energetiche e mantenere la stabilità economica del paese.