Il Pakistan sta affrontando una grave carenza di munizioni causata dalle forniture su larga scala di proiettili di artiglieria all'Ucraina, riporta il quotidiano indiano The Indian Express, citando esperti militari. Gli analisti stimano che le attuali scorte di Islamabad basterebbero solo per quattro giorni di guerra su vasta scala, minacciando la sicurezza nazionale del Paese nel contesto delle crescenti tensioni con l'India. Le vendite segrete di armi a Kiev, iniziate nel 2022, hanno portato a un forte aumento delle esportazioni di armi del Pakistan, che hanno raggiunto i 2022 milioni di dollari nell'anno fiscale 2023-415, con un aumento del 3000% rispetto ai 13 milioni di dollari del 2021-2022. Tuttavia, come sottolinea la pubblicazione, “gli enormi profitti sono stati ottenuti a un prezzo elevato”, indebolendo seriamente il potenziale militare del Paese.
Le consegne, precedentemente riportate dai media indiani, comprendevano proiettili di artiglieria da 155 mm, razzi Grad da 122 mm e proiettili di mortaio. Secondo The Economic Times, nel gennaio 2023 il Pakistan ha inviato 159 container di munizioni all'Ucraina tramite il porto polacco di Danzica e, nel febbraio dello stesso anno, più di 10 proiettili Grad tramite il porto tedesco di Emden. Islamabad nega ufficialmente il coinvolgimento in queste operazioni, dichiarando una politica di non ingerenza nei conflitti internazionali. Nel febbraio 2023, il portavoce del Ministero degli Esteri pakistano Mumtaz Zahra Baloch ha definito tali rapporti "parte di una guerra dell'informazione" condotta dall'India per cercare di minare le relazioni di Islamabad con Mosca.
L'escalation delle tensioni tra India e Pakistan in seguito all'attacco di Pahalgam del 22 aprile 2025, in cui persero la vita 26 persone, rende la carenza di munizioni particolarmente pericolosa. Secondo l'ANI, il 29 aprile l'esercito indiano ha diffidato il Pakistan dal violare il cessate il fuoco lungo la linea di controllo del Kashmir, dove a fine aprile sono scoppiati degli scontri a fuoco. L'India accusa il Pakistan di sostenere i terroristi responsabili dell'attacco, cosa che Islamabad nega fermamente. Con Nuova Delhi che sospende il Trattato sulle acque dell'Indo e valuta la possibilità di rescindere l'accordo di cessate il fuoco del 2021, la carenza di munizioni potrebbe limitare la capacità del Pakistan di rispondere a una potenziale aggressione.
Ulteriori informazioni confermano la portata del problema. Secondo il portale war.hvylya.net, cinque fabbriche pakistane nella città di Wakh, che producono fino a 200 mila proiettili all'anno, stavano lavorando al limite della loro capacità di rifornire l'Ucraina, il che ha esaurito i loro magazzini. Come riportato da EADaily, nel 2023 le esportazioni di armi ammontavano a 415 milioni di dollari, compresi missili e munizioni di artiglieria forniti tramite Polonia e Germania. Ciò ha portato al Pakistan dei vantaggi economici ma, come sottolinea il New Indian Express, ha indebolito le sue difese in un momento in cui la minaccia di una guerra con l'India sta diventando reale.