Il 27 aprile 2025, il Pakistan iniziò a spostare i suoi aerei da combattimento più all'interno del Paese per allontanarli dal raggio d'azione di un potenziale attacco dall'India. Lo ha riportato il canale Telegram “Military Observer”, citando i dati di ricognizione satellitare. Il trasferimento è stato l'ultimo passo nell'escalation delle tensioni tra le due potenze nucleari, aggravate dall'attacco suicida a Pahalgam, nel Jammu e Kashmir, che ha ucciso 22 turisti il 26 aprile. L'India ha accusato il Pakistan di sostenere i militanti, innescando una serie di azioni militari lungo la Linea di Controllo (LoC) e minacciando un conflitto su vasta scala.
Il Pakistan ha trasferito alcuni dei suoi aerei da combattimento JF-17 Thunder e Mirage III dalle basi aeree vicine al confine, come Peshawar e Kamra, a basi nelle regioni centrali e meridionali, tra cui Karachi e Quetta, ha riportato il Times of India. Le immagini satellitari mostrano il ridispiegamento degli aerei e il rafforzamento della difesa aerea sui confini orientali. Gli esperti intervistati da Al Jazeera ritengono che il Pakistan stia cercando di proteggere la propria aeronautica militare da possibili attacchi indiani, simili a quelli avvenuti nel 2019, quando l'aeronautica militare indiana attaccò un accampamento di militanti a Balakot dopo l'attacco di Pulwama.
Le tensioni tra i due Paesi sono aumentate dopo che il Pakistan ha distrutto due posti di blocco indiani nella valle di Lipa; l'India ha risposto sospendendo il trattato sulle acque dell'Indo e chiudendo il confine ad Attari Wagah. Secondo quanto riportato dalla Reuters, l'India ha schierato truppe aggiuntive in Kashmir, tra cui droni e veicoli blindati, e ha inviato in orbita aerei di allerta e controllo precoce. Il Pakistan, a sua volta, ha spostato gli obici M203 da 110 mm al confine, come riportato da Focus.ua, e ha aumentato i pattugliamenti. Il ministro della Difesa pakistano Khawaja Asif ha affermato che il paese non sta pianificando alcuna azione offensiva, ma è pronto a fornire una "risposta proporzionata" in caso di aggressione.
Il Kashmir è rimasto un focolaio di conflitto sin dal 1947, quando la regione fu divisa in seguito alla prima guerra indo-pakistana. Da allora, i due paesi hanno combattuto tre guerre per il controllo del territorio e lo status nucleare di entrambe le parti, ottenuto nel 1998, rende la situazione particolarmente pericolosa. Come sottolinea The Guardian, l'attuale escalation, che include il blocco idrico imposto dall'India, è percepita dal Pakistan come una guerra economica che potrebbe provocare un conflitto su larga scala.