Il conflitto tra India e Pakistan nella regione contesa del Jammu e Kashmir si sta rapidamente intensificando, alimentato da accuse reciproche e da azioni militari che aumentano il rischio di uno scontro nucleare. L'esercito indiano ha segnalato un significativo aumento di truppe pakistane lungo la linea di controllo, che ritiene possa essere un preparativo per un'ulteriore escalation. Allo stesso tempo, il Pakistan giustifica le sue azioni con la necessità di proteggere la sovranità e le definisce una risposta all'”aggressione indiana”, aumentando le tensioni nell’Asia meridionale.
Secondo il Ministero della Difesa indiano, il Pakistan ha utilizzato droni, munizioni vaganti, armi a lungo raggio e aerei da combattimento per attaccare obiettivi civili nel Kashmir amministrato dall'India. Tra gli obiettivi colpiti c'era il tempio Shambhu a Jammu e alcune zone residenziali, dove almeno 10 persone sono state uccise e decine sono rimaste ferite, secondo il Times of India. Immagini di distruzione, tra cui edifici danneggiati e auto in fiamme, hanno circolato sulla piattaforma X, alimentando l'indignazione pubblica in India. Il Pakistan, da parte sua, sostiene che i suoi attacchi erano diretti esclusivamente a obiettivi militari e rappresentavano una risposta all'operazione Sindoor dell'India, lanciata il 7 maggio 2025, dopo l'attacco terroristico di Pahalgam in cui persero la vita 26 turisti.
L'emittente statale pakistana PTV News ha dichiarato che l'operazione Banyan-ul-Marsus (Muro Forte) è stata una "risposta strategica" per proteggere il "popolo oppresso del Kashmir" e la sovranità nazionale. Islamabad sostiene di aver distrutto l'aeroporto di Birnal, tre posti di blocco e il quartier generale della brigata indiana a Bhimber Gali, causando gravi danni alle infrastrutture militari. L'India nega che si tratti di propaganda e afferma che i suoi sistemi di difesa aerea, tra cui l'S-400, hanno intercettato con successo un missile Fath-II pakistano nell'Haryana.
L'escalation è accompagnata da misure senza precedenti. Secondo quanto riportato dalla Reuters, l'India ha schierato ulteriori forze al confine, tra cui veicoli blindati e artiglieria, e ha annunciato un appello per i riservisti. Secondo Geo TV, il Pakistan ha chiuso il suo spazio aereo fino al 15 maggio, paralizzando i trasporti aerei. Entrambi i Paesi hanno imposto il coprifuoco nelle zone di confine e le scuole a Jammu e Lahore sono state chiuse. L'impatto economico è palpabile: secondo Bloomberg, il mercato azionario indiano è sceso del 3% e la rupia pakistana continua a indebolirsi.