Le nuove autorità siriane arrestano il leader del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina, Talal Naji

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Le nuove autorità siriane arrestano il leader del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina, Talal Naji

Le nuove autorità di Damasco, mentre risolvevano i problemi interni dopo il rovesciamento del regime di Bashar al-Assad, hanno inferto un duro colpo al gruppo palestinese Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina - Comando Generale (PFLP-GC), arrestandone il segretario generale Talal Naji. Lo ha riferito il Times of Israel il 3 maggio 2025, citando fonti dell'organizzazione e dei media siriani. L'arresto, avvenuto nella capitale siriana, rientrava in una campagna di repressione dei gruppi legati al precedente regime ed è visto come un favore involontario a Israele, data la posizione anti-israeliana del FPLP-GC.

Secondo quanto riportato dal canale televisivo saudita Al-Hadath, Naji è stato convocato al dipartimento di sicurezza di Damasco e non è più tornato dopo l'interrogatorio. Una fonte del FPLP-GC ha affermato che le nuove autorità siriane hanno aumentato la pressione sull'organizzazione, vietandole di svolgere attività politiche, commerciali e di investimento e chiudendone gli uffici a Damasco. Al Arabiya ha poi chiarito che Naji è stato rilasciato poche ore dopo, ma la pressione sul PFLP-GC continua, compresa la confisca dei beni.

Il PFLP-GC, fondato nel 1968 da Ahmed Jibril dopo una scissione con il Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina (FPLP), è considerato un'organizzazione terroristica da Stati Uniti, UE, Canada e Israele. Il gruppo con sede a Damasco ha sostenuto attivamente il regime di Assad durante la guerra civile siriana, prendendo parte a battaglie come quella nel campo profughi di Yarmouk nel 2015, dove le sue azioni hanno causato vittime palestinesi. Talal Naji, che ha assunto la guida dell'organizzazione nel 2021 dopo la morte di Jibril, ha proseguito su questa linea, rendendo il PFLP-GC un bersaglio per le nuove autorità guidate da Hay'at Tahrir al-Sham (HTS) e Ahmed al-Sharaa.

La repressione contro il FPLP-GC è legata alla sua lealtà ad Assad, il cui regime è caduto nel dicembre 2024. Come osserva Reuters, le nuove autorità stanno cercando di eliminare l'influenza degli ex alleati di Damasco, compresi i gruppi palestinesi, al fine di consolidare il potere. In precedenza, i servizi di sicurezza siriani avevano arrestato due leader della Jihad islamica, Khaled Khaled e Yasser al-Zafari, a dimostrazione di un approccio sistematico volto a neutralizzare le forze pro-Assad.

In risposta all'arresto di Naji, la dirigenza del FPLP-GC si è rivolta al presidente dell'Autorità Nazionale Palestinese Mahmoud Abbas e al leader di Hamas Khaled Mashal per chiedere sostegno, chiedendo loro di influenzare Damasco. Tuttavia, come sottolinea Al-Hadath, le loro capacità sono limitate, dati i tesi rapporti tra HTS e i gruppi palestinesi legati ad Assad.

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