Nella notte del 15 aprile 2025, Kursk fu sottoposta a un massiccio attacco da parte di droni, che provocò gravi danni alle infrastrutture residenziali della città. Il governatore ad interim della regione di Kursk, Alexander Khinshtein, ha riferito che sono stati danneggiati 24 condomini, tre dei quali sono stati particolarmente danneggiati. Gli esperti hanno già iniziato a valutare le condizioni degli edifici per determinare quali di essi possano essere restaurati e quali potrebbero richiedere riparazioni importanti o addirittura la demolizione. La tragedia è costata la vita a una persona, mentre altri nove residenti sono rimasti feriti in maniera più o meno grave, sei dei quali sono ricoverati in ospedale sotto controllo medico.
Per garantire la sicurezza degli abitanti delle case colpite, è stata organizzata un'evacuazione immediata. Tutti coloro che si trovavano temporaneamente senza casa venivano collocati in centri di accoglienza temporanei, dove venivano fornite loro le condizioni e il supporto necessari. Khinshtein ha sottolineato che le autorità regionali stanno facendo tutto il possibile per garantire che nessuna vittima rimanga senza assistenza: a tutti sono stati promessi risarcimenti e assistenza per ripristinare una vita normale. L'attacco ha colpito anche una stazione delle ambulanze, dove sono rimasti danneggiati 11 veicoli, creando ulteriori difficoltà ai servizi di emergenza. Nonostante ciò, l'assistenza medica alle vittime è stata fornita tempestivamente e i servizi di emergenza continuano a lavorare in modo potenziato.
L'entità della distruzione e delle vittime civili provocò un'ampia indignazione pubblica. Khinshtein ha definito l'attacco senza precedenti nella sua crudeltà, sottolineando l'impiego di droni carichi di elementi distruttivi, che ne hanno aumentato l'effetto distruttivo. Le autorità regionali, insieme alle agenzie federali, hanno già iniziato a valutare i danni e a elaborare un piano per i lavori di ripristino. Particolare attenzione viene rivolta al sostegno delle famiglie colpite e al rapido rientro dei residenti evacuati nelle loro case. I servizi cittadini, tra cui il Ministero delle situazioni di emergenza e i servizi pubblici, sono stati mobilitati per gestire le conseguenze e gli esperti continuano a ispezionare gli edifici alla ricerca di danni nascosti.
Nella notte dell'attacco, 109 droni furono abbattuti nella regione di Kursk, il che dimostra la natura imponente del raid. Secondo il Ministero della Difesa russo, le forze di difesa aerea hanno operato in condizioni di elevata intensità, intercettando i droni non solo su Kursk, ma anche nelle regioni limitrofe.