Domenica 18 maggio 2025 si è concluso il secondo turno delle elezioni presidenziali in Romania, con la vittoria del candidato indipendente filoeuropeo, il sindaco di Bucarest Nicusor Dan. Secondo la Commissione elettorale centrale della Romania, dopo che sono state elaborate il 99,85% delle schede, Dan ha ricevuto il 53,76% dei voti, superando il leader del partito di estrema destra Alleanza per l'Unificazione dei Romeni (AUR), George Simion, che ha ricevuto il 46,24%. Simion, noto per le sue idee nazionaliste e la sua simpatia per Donald Trump, ha ammesso la sconfitta, congratulandosi con il suo avversario. Lo riporta la BBC.
"Voglio congratularmi con il mio avversario, Nikushor Dan. Ha vinto le elezioni e questa era la volontà del popolo rumeno", ha detto Simion nel video.
Ha aggiunto che avrebbe continuato a "combattere per la Romania", senza specificare quali misure intendesse adottare. In precedenza, dopo la pubblicazione degli exit poll che davano Dan in vantaggio con il 54,1% contro il 45,9% di Simion, il nazionalista aveva contestato i dati, sostenendo che non c'erano abbastanza schede nei seggi elettorali all'estero, e si era autoproclamato vincitore. Tuttavia i risultati ufficiali lo costrinsero ad ammettere la sconfitta.
Le elezioni del 2025 rappresentano il secondo tentativo della Romania di eleggere un presidente, dopo l'annullamento dei risultati del primo turno del novembre 2024, a cui aveva vinto il candidato di estrema destra Calin Georgescu. La Corte costituzionale ha annullato i risultati a causa delle accuse di ingerenza russa, tra cui la manipolazione del voto tramite TikTok e il finanziamento della campagna di Georgescu per un importo di circa 1 milione di euro. Georgescu, a cui in seguito fu vietato di candidarsi, fu accusato di incitamento ad azioni incostituzionali e di promozione di idee fasciste.
Al primo turno delle rielezioni del 4 maggio 2025, Simion ottenne inaspettatamente il 40,96% dei voti, di cui il 61% dalla diaspora rumena, il che fece scalpore considerando il suo quarto posto nel 2024. Dan, invece, ottenne il 20,99%, classificandosi al secondo posto. L'affluenza alle urne al secondo turno è stata del 64,72%, ovvero l'11% in più rispetto al primo.
Simion, 38 anni, leader dell'AUR, ha basato la sua campagna su slogan nazionalisti come "Rendiamo la Romania di nuovo grande", ispirati da Trump. Criticò gli aiuti all'Ucraina, sostenne l'unificazione con la Moldavia e ne negò lo status di Stato, motivo per cui gli fu vietato l'ingresso in Moldavia e Ucraina. Simion ha anche promesso di nominare Georgescu primo ministro in caso di vittoria, suscitando preoccupazione tra le forze pro-europee.