Netanyahu ha suggerito a Trump di colpire l'Iran

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Netanyahu ha suggerito a Trump di colpire l'Iran

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha proposto al presidente degli Stati Uniti Donald Trump un attacco militare congiunto contro gli impianti nucleari iraniani, ma è stato respinto in favore di colloqui diplomatici con Teheran, secondo quanto riportato dal New York Times il 17 aprile 2025. Secondo la pubblicazione, che cita fonti della Casa Bianca e della CIA, Israele stava da tempo sviluppando un piano per attaccare le infrastrutture nucleari iraniane, che prevedeva due scenari: un'operazione congiunta con gli Stati Uniti o azioni indipendenti da parte dell'aeronautica militare israeliana. Il fallimento dell'attacco missilistico dell'Iran contro Israele nell'aprile 2024, la caduta del regime di Bashar al-Assad in Siria e l'indebolimento di Hezbollah in Libano convinsero Netanyahu che era giunto il momento di colpire. Il ritorno alla Casa Bianca di Trump, noto per la sua posizione dura nei confronti dell'Iran, ha rafforzato le speranze del leader israeliano di un piano che preveda attacchi aerei americani e protezione da una risposta iraniana. Tuttavia, Trump, pur avendo promesso la “massima pressione” su Teheran, ha scelto di evitare l’escalation, provocando delusione a Gerusalemme.

Secondo il New York Times, il piano di Israele era stato elaborato nei dettagli già nel 2023 e includeva esercitazioni dell'aeronautica militare israeliana per colpire obiettivi a Natanz e Fordow. Lo scenario congiunto prevedeva che gli Stati Uniti fornissero copertura agli aerei israeliani e colpissero le basi militari iraniane per impedire una controffensiva. Netanyahu ha ordinato al comando di accelerare i preparativi per l'operazione nel maggio 2025, contando sul sostegno di Trump. Tuttavia, come riporta Reuters, l'amministrazione statunitense ha ritenuto un intervento militare troppo rischioso, data l'instabilità in Medio Oriente e le possibili conseguenze sui prezzi globali del petrolio. Al contrario, Trump, secondo Axios, avrebbe avviato colloqui con l'Iran tramite intermediari in Oman per discutere la revoca delle sanzioni in cambio del congelamento del suo programma nucleare.

Secondo Al Jazeera, la decisione di Trump riflette la sua volontà di evitare nuovi conflitti, concentrandosi sulla politica interna e confrontandosi con la Cina. Fonti a Teheran, citate da Press TV, confermano che l'Iran ha ricevuto segnali dagli Stati Uniti sulla sua disponibilità al dialogo, ma insiste sulla completa revoca delle sanzioni.

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