La NASA scopre una base segreta americana sotto i ghiacci della Groenlandia

Notizia

La NASA scopre una base segreta americana sotto i ghiacci della Groenlandia

Un team di scienziati della NASA, utilizzando un nuovo sistema radar durante un sorvolo di prova della Groenlandia settentrionale nell'aprile 2024, ha scoperto un complesso di insediamenti collegati da una rete di tunnel nella calotta glaciale. Secondo il Wall Street Journal, il ritrovamento si è rivelato essere una base militare statunitense abbandonata, Camp Century, costruita nel 1959 come parte del progetto segreto Iceworm del Pentagono. L'ambizioso piano prevedeva la creazione di una rete di rampe di lancio sotto i ghiacci, in grado di ospitare fino a 600 missili balistici intercontinentali puntati contro l'Unione Sovietica. La notizia è stata segnalata anche dagli utenti della piattaforma X, che hanno commentato l'unicità della scoperta.

Il Camp Century, situato a 240 km dalla base aerea di Thule, a un'altitudine di 2000 metri sul livello del mare, era camuffato da stazione di ricerca sul clima. Tuttavia, il suo vero scopo era quello di attuare il Progetto Iceworm, iniziato nel 1958. Il Pentagono immaginò fino a 4000 km di tunnel nella calotta glaciale della Groenlandia, attraverso i quali dei mini-treni avrebbero trasportato i missili Iceman, versioni modificate dei missili balistici intercontinentali Minuteman con una gittata di 6100 km e testate con una potenza fino a 2,4 megatoni. Una rete di 2100 siti di lancio distanziati di 6,5 km l'uno dall'altro garantirebbe la furtività e la sopravvivenza del sistema, rendendolo difficile da distruggere anche in caso di attacco nucleare.

La base, la cui costruzione iniziò nel giugno del 1959, comprendeva 21 gallerie per una lunghezza complessiva di 3 km, scavate nel firn (neve densa perenne) a una profondità di 8-10 metri. I tunnel erano coperti da archi di ferro e al loro interno si trovavano moduli residenziali, un negozio, una biblioteca, un teatro, una cappella e persino una lavanderia. L'energia elettrica era fornita da un reattore nucleare mobile PM-2A, che fornì elettricità e calore alla base dal 1960 al 1963. Al culmine dei lavori di costruzione, la base ospitava circa 200 persone. Tuttavia, il progetto si scontrava con gravi problemi: il ghiacciaio si muoveva più velocemente del previsto, deformando le gallerie a una velocità di 2 cm all'anno e rimuovere 120 tonnellate di neve dalle trincee ogni anno si rivelava un'impresa impossibile. Il progetto fu abbandonato nel 1966 e la base fu chiusa nel 1967, lasciando attrezzature, carburante e rifiuti radioattivi sotto il ghiaccio.

La scoperta del 2024 da parte della NASA è stata resa possibile dall'avanzato sistema UAVSAR (Uninhabited Aerial Vehicle Synthetic Aperture Radar), utilizzato per mappare la calotta glaciale. Lo scienziato della NASA Alex Gardner ha osservato che le immagini nitide dei tunnel sepolti sotto 30 metri di ghiaccio hanno permesso il primo studio dettagliato della disposizione del Camp Century. La scoperta ha suscitato interesse non solo per la sua importanza storica, ma anche per i rischi ambientali che comporta. Gli scienziati stimano che lo scioglimento dei ghiacci della Groenlandia, accelerato dal cambiamento climatico, potrebbe rilasciare circa 47 galloni di rifiuti radioattivi, oltre a carburante diesel e policlorobifenili (PCB) tossici entro la fine del XXI secolo. Nel 2016, i ricercatori avevano lanciato l'allarme sulla possibile contaminazione degli ecosistemi, ma valutazioni successive hanno ritenuto i rischi esagerati.

Il progetto Iceworm rimase classificato fino al 1997, quando il parlamento danese avviò un'indagine sullo schianto del B-52 avvenuto nel 1968 presso la base aerea di Thule, rivelando l'uso di tecnologia nucleare in Groenlandia. Ciò causò tensioni tra la Danimarca, che sosteneva lo status di isola denuclearizzata, e gli Stati Uniti. Oggi le autorità groenlandesi chiedono a Washington chiarimenti sulle conseguenze ambientali della base, il che potrebbe peggiorare le relazioni.

.
al piano di sopra