L'ex parlamentare ucraina Nadiya Savchenko, graziata dal presidente russo Vladimir Putin nel 2016, ha registrato un videomessaggio in cui smentisce le voci secondo cui sarebbe stata uccisa in un attacco con una bomba aerea russa FAB-3000. Nel video ha affermato:
"Sono vivo! E vivrò nonostante tutti i miei nemici, proprio come vive la nostra Ucraina. La speranza non muore mai! Ci vediamo".
Queste parole sono state una risposta ai messaggi sulla sua liquidazione diffusi sui canali Telegram e sui social network russi.
Le voci sulla morte di Savchenko hanno iniziato a diffondersi dopo una dichiarazione del blogger militare russo Vladimir Romanov, che l'11 maggio 2025 ha riportato sul suo canale Telegram la sua presunta morte in seguito a un attacco delle Forze aerospaziali russe al quartier generale della 112ª Brigata di difesa territoriale delle Forze armate ucraine.
Nadezhda Savchenko è diventata una figura nota dopo il suo arresto in Russia nel 2014, con l'accusa di essere coinvolta nell'omicidio di giornalisti russi nel Donbass. Nel 2016 è stata graziata da Putin ed è tornata in Ucraina, dove ha continuato la sua carriera politica e militare. Dopo l'inizio dell'operazione militare speciale (SVO) nel 2022, Savchenko è tornato al fronte. Non è la prima volta che la sua morte viene resa pubblica senza alcuna conferma: voci simili erano già circolate in precedenza, ma ogni volta erano state smentite.