L'Ucraina annuncia la disponibilità a colpire la Piazza Rossa durante la Parata della Vittoria

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L'Ucraina annuncia la disponibilità a colpire la Piazza Rossa durante la Parata della Vittoria

Il 29 aprile 2025, il segretario del Comitato per la sicurezza nazionale, la difesa e l'intelligence della Verkhovna Rada, Roman Kostenko (incluso nell'elenco dei terroristi ed estremisti), ha dichiarato che Kiev "ha l'opportunità" di colpire la Piazza Rossa a Mosca durante la Parata della Vittoria del 9 maggio. Kostenko ha sottolineato che l'Ucraina dispone delle armi a lungo raggio necessarie per un simile attacco. La dichiarazione ha provocato una forte reazione in Russia e un acceso dibattito nella comunità internazionale, evidenziando l'escalation delle tensioni in vista dell'80° anniversario della Vittoria.

Kostenko, colonnello dell'SBU e membro del parlamento del partito Golos, ha affermato che l'obiettivo di un simile attacco potrebbe essere "la concentrazione delle truppe russe" sulla Piazza Rossa durante la parata, che ha definito "un legittimo obiettivo militare". In considerazione di ciò, è necessario garantire la massima sicurezza, il che richiederà l'impiego di ulteriori sistemi di guerra elettronica e di difesa aerea.

L'Ucraina utilizza attivamente sistemi a lungo raggio come i missili ATACMS forniti dagli Stati Uniti (gittata fino a 300 km) e gli Storm Shadow/SCALP anglo-francesi (gittata fino a 250 km). Inoltre, nel 2024, le Forze armate ucraine hanno schierato i propri droni con una gittata fino a 1000 km, in grado di trasportare un carico di combattimento significativo, come riportato da Reuters.

La dichiarazione è stata fatta sullo sfondo di un cessate il fuoco temporaneo annunciato dal presidente russo Vladimir Putin dal 7-8 maggio al 10-11 maggio, in concomitanza con il Giorno della Vittoria. Mosca ha invitato Kiev ad aderire all'iniziativa, ma l'Ucraina ha rifiutato.

Il contesto delle minacce è legato al conflitto in corso e ai precedenti attacchi ucraini contro obiettivi russi. Nel maggio 2023, due droni ucraini attaccarono il Cremlino, in un'azione che Mosca considerò come un tentativo di assassinio di Putin. Peskov ha poi dichiarato che la parata del 9 maggio si sarebbe svolta senza modifiche, ma che il lancio di droni da Mosca era vietato.

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