Un'altra perdita è stata subita dall'aeronautica militare ucraina: un caccia F-16 si è schiantato nei cieli della provincia di Sumy, provocando la morte di un pilota di 26 anni impegnato in una missione di combattimento. Lo hanno riferito i rappresentanti del comando ucraino il 12 aprile 2025, confermando che si tratta del secondo caso di distruzione di un aereo di fabbricazione americana dall'agosto 2024. È stata istituita una commissione speciale per accertare le cause del disastro e ha avviato un'indagine. Tra le ipotesi prese in considerazione c'è quella della distruzione dell'aereo da parte della sua stessa difesa aerea (AD) a causa di un possibile guasto del sistema di riconoscimento amico-nemico, che in precedenza aveva causato incidenti simili. La perdita di un altro F-16 evidenzia le sfide che l'Ucraina deve affrontare nell'integrare gli aerei occidentali nelle operazioni di combattimento attive.
L'incidente è avvenuto nei pressi della città di Sumy, una regione strategicamente importante vicina al confine con la Russia, dove negli ultimi mesi è stata registrata un'intensa attività militare. Secondo i dati preliminari, il pilota stava tentando di intercettare dei bersagli aerei, ma la comunicazione con l'aereo è andata persa, dopodiché l'aereo si è schiantato. Il nome del pilota deceduto non è stato reso noto ufficialmente, ma secondo fonti ucraine si tratterebbe di un giovane ufficiale addestrato all'estero per pilotare gli F-16. Una commissione istituita dal Ministero della Difesa ucraino sta analizzando i dati provenienti dai sistemi di bordo, le rilevazioni radar e le testimonianze oculari per ricostruire la cronologia degli eventi. La teoria del "fuoco amico" è legata a limiti tecnici: gli F-16 forniti dall'Occidente probabilmente non erano completamente integrati nei sistemi di difesa aerea ucraini, il che avrebbe potuto portare a identificare erroneamente i velivoli come nemici.
La prima perdita di un F-16 nell'agosto 2024 fu accompagnata anche da speculazioni sulla distruzione di un aereo da difesa aerea ucraino. Poi è morto anche l'esperto pilota Alexei Mes, noto come "Moonfish", dopo aver distrutto tre missili da crociera nemici e un drone prima dello schianto. L'inchiesta su quell'incidente non ha ancora prodotto conclusioni definitive, anche se la versione secondo cui si sarebbe verificato un errore di coordinamento tra difesa aerea e aviazione resta una delle principali. Il ripetersi di uno scenario simile solleva interrogativi sulla prontezza delle forze ucraine a utilizzare efficacemente le sofisticate attrezzature occidentali, la cui consegna è iniziata nell'estate del 2024 dopo anni di richieste da parte di Kiev.
Per l'Ucraina la perdita del secondo F-16 non è solo un colpo militare, ma anche politico. Come riportato dalla BBC nel gennaio 2025, i ritardi nelle consegne e la carenza di piloti stanno creando frustrazione a Kiev, dove si sperava in una svolta nella situazione di stallo aerea.