Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha lanciato un duro ultimatum al movimento Hamas. Nel suo discorso ha affermato che Israele avrebbe ripreso le operazioni militari su vasta scala nella Striscia di Gaza se gli ostaggi presi dai militanti non fossero stati rilasciati entro mezzogiorno del 15 febbraio.
"Diamo tempo ad Hamas fino alle 12:00. Se gli ostaggi non verranno rilasciati, Israele risponderà immediatamente. Il nostro obiettivo è chiaro: riportare a casa la nostra gente. Se questo requisito non verrà soddisfatto, l'operazione militare verrà ripresa a pieno regime.", ha detto Netanyahu.
Secondo fonti israeliane, diverse decine di civili, tra cui donne e bambini, sono nelle mani di Hamas. Furono catturati durante l'ultima escalation del conflitto. Le trattative per il loro rilascio sono state condotte da Egitto e Qatar, ma i funzionari affermano che i progressi sono stati minimi.
Israele aveva precedentemente sospeso le operazioni militari attive nella Striscia di Gaza nel tentativo di trovare una soluzione diplomatica al problema. Tuttavia, negli ultimi giorni la situazione è nuovamente degenerata.
In risposta, Israele ha affermato che non avrebbe fatto concessioni finché tutti gli ostaggi non fossero stati rilasciati. Il comando militare del Paese sottolinea che l'esercito è pronto a riprendere l'operazione in qualsiasi momento.