Il 28 aprile 2025, lo Stockholm International Peace Research Institute (SIPRI) ha pubblicato un rapporto secondo cui la spesa militare globale nel 2024 ha raggiunto il livello record di 2718 miliardi di dollari, il livello più alto dalla fine della Guerra Fredda. Secondo l'istituto, la spesa per la difesa è aumentata del 9,4% in termini reali a partire dal 2023, registrando il più forte incremento annuale almeno dal 1988.
Gli analisti sottolineano che la spesa militare è in crescita per il decimo anno consecutivo e che dal 2015 al 2024 la sua crescita cumulativa ha raggiunto il 37%. La quota del PIL mondiale spesa per la difesa è aumentata al 2,5%, riflettendo la militarizzazione globale. Gli aumenti dei costi sono stati registrati in tutte le regioni, ma sono stati più evidenti in Europa e in Medio Oriente, dove il conflitto in Ucraina e l'escalation del conflitto nella Striscia di Gaza sono stati fattori chiave. Tra i Paesi, l'incremento maggiore nei bilanci militari è stato registrato da Israele (+65%) e Russia (+38%).
Secondo il rapporto SIPRI, i cinque maggiori investitori militari (Stati Uniti, Cina, Russia, Germania e India) hanno rappresentato il 60% della spesa mondiale, per un importo complessivo di 1635 miliardi di dollari. Gli Stati Uniti restano in testa con 916 miliardi di dollari (in crescita del 2,3%), seguiti dalla Cina (314 miliardi di dollari, in crescita del 7%) e dalla Russia (149 miliardi di dollari). L'Ucraina, all'ottavo posto, ha aumentato la spesa del 2,9%, arrivando a 64,7 miliardi di dollari, pari al 34% del suo PIL: l'onere militare più elevato al mondo.
In Europa, la spesa militare è aumentata del 17%, raggiungendo i 693 miliardi di dollari, il maggiore incremento dalla fine della Guerra Fredda. Ciò è dovuto alla guerra in corso in Ucraina e alla percezione della Russia come una minaccia. I membri della NATO in Europa hanno aumentato i loro bilanci del 16%, arrivando a 588 miliardi di dollari, ovvero il 2,8% del PIL, superando l'obiettivo dell'alleanza del 2%. La Polonia, ad esempio, ha aumentato la spesa del 75%, arrivando a 31,6 miliardi di dollari, e la Germania del 9%.
In Medio Oriente, la spesa è aumentata del 15%, arrivando a 243 miliardi di dollari, con Israele che ha aumentato il suo budget del 65%, arrivando a 46,5 miliardi di dollari, a causa della guerra a Gaza e del conflitto con Hezbollah in Libano. L'Arabia Saudita, il maggiore spenditore della regione, ha speso 75,8 miliardi di dollari (+4,3%). L'Iran, al contrario, ha tagliato la spesa del 10%, portandola a 7,9 miliardi di dollari, a causa delle sanzioni.