Il 30 aprile 2025, il quotidiano Kommersant ha riferito che il Ministero dell'Industria e del Commercio russo (Minpromtorg) sta studiando una proposta dei produttori di elettronica russi di vietare completamente l'acquisto di apparecchiature informatiche straniere per le esigenze governative. Stiamo parlando di computer, tablet, server e sistemi di archiviazione dati (DSS). L'iniziativa, proposta dalla responsabile del consorzio per le tecnologie informatiche Svetlana Legostayeva in una riunione del 22 marzo, propone l'abolizione dell'attuale regola del "secondo extra", che consente l'acquisto di prodotti stranieri in assenza di due analoghi russi, e l'introduzione di un divieto diretto sull'importazione di prodotti elettronici. Si prevede che questo passaggio rafforzerà la posizione delle aziende nazionali come Aquarius, Yadro e Depo nel mercato degli appalti pubblici, il cui volume nel 2024 ammontava a circa 135 miliardi di rubli.
Secondo Kommersant, il Ministero dell'Industria e del Commercio ha incaricato il consorzio per le tecnologie informatiche di preparare un elenco dei prodotti soggetti a divieto, un elenco dei produttori e dati sui volumi di produzione in Russia entro il 1° giugno 2025. Il direttore delle attività progettuali di Yadro, Alexander Ponkin, ha affermato che le aziende russe sono in grado di soddisfare pienamente la domanda dei clienti governativi, soprattutto nei segmenti dei server e dei sistemi di storage, dove vengono già realizzati prodotti analoghi a quelli stranieri. Tuttavia, il consorzio e il Ministero dell'Industria e del Commercio si astengono dal rilasciare dichiarazioni ufficiali, il che, secondo gli esperti, potrebbe indicare la difficoltà di attuazione dell'iniziativa, data la sua dipendenza da componenti importate.
La politica di sostituzione delle importazioni nel settore dell'elettronica è stata promossa attivamente dal Ministero dell'Industria e del Commercio dal 2019. Come riporta Forbes, nel dicembre 2019 il governo ha vietato gli acquisti statali di sistemi di archiviazione esteri in presenza di analoghi russi e nel 2021 la Risoluzione n. 1432 ha introdotto il divieto di acquisto di laptop, tablet, server e circuiti integrati importati. La regola della “seconda ruota”, che si applica alla maggior parte delle categorie di prodotti elettronici, obbliga i clienti governativi a rifiutare le proposte straniere se esiste almeno una proposta con tecnologia russa. Tuttavia, come sottolinea CNews, le agenzie governative spesso aggirano le restrizioni stabilendo requisiti nelle gare d'appalto che i trasformatori russi, come Elbrus o Baikal, non possono soddisfare.