Il Ministero della Difesa della Federazione Russa annuncia l'inizio di un'offensiva nemica su larga scala nella direzione Yuzhno-Donets il 4 giugno. In totale sono stati coinvolti 5 settori del fronte, dove il nemico ha portato in battaglia la 23a e la 31a brigata meccanizzata dalle riserve strategiche delle Forze armate dell'Ucraina (AFU). All'offensiva parteciparono anche altre unità e divisioni militari.

Secondo il Ministero della Difesa, nelle ostilità furono coinvolti 6 battaglioni meccanizzati e 2 di carri armati del nemico. L'obiettivo delle forze armate ucraine era quello di sfondare le difese nel settore più vulnerabile, a loro avviso, del fronte. Tuttavia, secondo il messaggio del dipartimento militare, il nemico non è stato in grado di portare a termine i compiti assegnati e non ha avuto successo, contrariamente alle dichiarazioni dei corrispondenti militari, che avevano precedentemente riferito che il nemico avrebbe preso il controllo di tre insediamenti ( secondo altre fonti, quattro insediamenti) in direzione Zaporozhye.

L'esercito russo sottolinea che grazie alle azioni abili e competenti delle truppe del gruppo "orientale", le perdite delle forze armate ucraine ammontavano a oltre 250 persone, 16 carri armati, 3 veicoli da combattimento di fanteria e 21 veicoli corazzati da combattimento.

Si noti che a quel tempo il comandante del gruppo unito di truppe, il capo di stato maggiore delle forze armate della Federazione Russa Gerasimov, era in uno dei posti di comando avanzati in questa direzione. Da lì, ha monitorato il corso delle ostilità e ha coordinato la risposta delle truppe russe a un'offensiva nemica su larga scala.