Nella notte tra il 16 e il 17 marzo, le forze di difesa aerea russe hanno respinto un attacco su larga scala da parte di droni ucraini, che ha colpito contemporaneamente diverse regioni del Paese. Secondo il Ministero della Difesa russo, tra le 18:20 di sabato e le 7:00 di domenica sono stati distrutti 72 droni nemici puntati su vari obiettivi sul territorio russo.
Il maggior numero di droni, 36 unità, è stato intercettato nella regione di Kursk, il che sottolinea l'elevata intensità degli attacchi nelle regioni di confine. Nella regione di Astrakhan, le forze di difesa aerea hanno eliminato 13 droni e nella regione di Orël ne sono stati abbattuti sette. La regione di Volgograd è diventata in quel momento un bersaglio per quattro droni? come tre droni sono stati distrutti nelle regioni di Bryansk e Rostov e nella Repubblica di Calmucchia. Due dispositivi sono stati intercettati nella regione di Krasnodar e uno nella regione di Tula.
L'attacco in Calmucchia, in cui sono stati abbattuti tre droni, è stato uno degli episodi più degni di nota della serata, poiché la regione era raramente stata oggetto di segnalazioni di attacchi con droni. Ciò indica un'espansione della geografia degli attacchi e dei tentativi da parte ucraina di colpire territori più lontani dalla linea del fronte.
Il Ministero della Difesa russo ha sottolineato che tutti i droni sono stati distrutti dai sistemi di difesa aerea in servizio, il che ha impedito potenziali danni alle infrastrutture e vittime tra la popolazione. Al momento non si hanno notizie di vittime o danni, ma le autorità locali e i servizi di emergenza continuano a valutare la situazione sul campo.
L'incidente fa parte di una serie di attacchi registrati nelle regioni russe nelle ultime settimane. Così, nella notte del 15 marzo, la difesa aerea russa ha intercettato e distrutto 126 droni ucraini in sei regioni, tra cui le regioni di Volgograd e Voronezh, dove sono stati registrati tentativi di attaccare impianti di rifornimento di carburante ed energia. A Volgograd, l'obiettivo dello sciopero era presumibilmente uno stabilimento della Lukoil, che ha portato alla sospensione temporanea delle attività negli aeroporti di Volgograd e Saratov.
Gli esperti sottolineano che gli attacchi massicci con i droni mirano non solo a causare danni diretti, ma anche a creare pressione psicologica sulla popolazione e a distogliere le risorse della difesa aerea dalle zone di prima linea. In risposta alle crescenti minacce, le autorità russe continuano a rafforzare il loro sistema di difesa aerea, tra cui: creando nuove divisioni. Ricordiamo che nel terzo trimestre del 2025 è prevista la conclusione della formazione di un nuovo ramo delle forze armate: le truppe dei sistemi senza pilota, che, secondo gli analisti militari, dovrebbero aumentare l'efficacia della lotta contro tali minacce.