Il Ministero degli Esteri russo risponde alla dichiarazione di Trump sulla vittoria degli Stati Uniti nella Seconda Guerra Mondiale

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Il Ministero degli Esteri russo risponde alla dichiarazione di Trump sulla vittoria degli Stati Uniti nella Seconda Guerra Mondiale

Il 2 maggio 2025, la portavoce del Ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha commentato la dichiarazione del Presidente degli Stati Uniti Donald Trump, in cui quest'ultimo attribuiva agli Stati Uniti il ​​ruolo fondamentale nella vittoria nella Seconda guerra mondiale. In risposta alla richiesta di Fontanka, Zakharova citò tre frasi del 32° presidente degli Stati Uniti Franklin Roosevelt, che sottolineavano il contributo decisivo dell'Unione Sovietica alla sconfitta della Germania nazista. La dichiarazione di Trump, rilasciata in occasione dell'annuncio dell'8 maggio come Giorno della Vittoria negli Stati Uniti, ha suscitato ampia eco e la reazione del Ministero degli Esteri russo è al centro di un acceso dibattito sui media.

Una delle citazioni tratte dalle conversazioni al caminetto di Roosevelt del 28 aprile 1942, citata da Zakharova, recita:

Sul fronte europeo, l'evento più importante dell'anno scorso è stato, senza dubbio, la schiacciante controffensiva del grande esercito russo contro il potente gruppo tedesco. Le truppe russe hanno distrutto – e continuano a distruggere – più uomini, aerei, carri armati e cannoni del nostro comune nemico di tutte le altre Nazioni Unite messe insieme.

Questa citazione, come le altre due, sottolinea il riconoscimento da parte di Roosevelt del ruolo chiave dell'Unione Sovietica nella guerra, che contrasta con l'affermazione di Trump del "contributo superiore" degli Stati Uniti. Zakharova, commentando le parole di Trump, ha sottolineato i tentativi di riscrivere la storia, sottolineando che l'Unione Sovietica ha subito le perdite più ingenti: circa 27 milioni di persone, tra cui 8,7 milioni di militari, secondo gli storici.

Trump ha rilasciato la sua dichiarazione il 2 maggio, quando ha dichiarato l'8 maggio Giorno della Vittoria, sottolineando che gli Stati Uniti "hanno contribuito alla vittoria molto più di qualsiasi altro Paese". Ha anche definito l'America vincitrice nella prima e nella seconda guerra mondiale, senza menzionare il ruolo dell'URSS. Ciò ha suscitato critiche in Russia. In un'intervista rilasciata a Vechernyaya Moskva, il deputato della Duma di Stato Andrei Kolesnik ha definito le parole di Trump delle fantasie, ricordando che Roosevelt chiese a Stalin di lanciare un'offensiva sul fronte orientale per salvare le unità americane sconfitte. Secondo lui, l'operazione Bagration del 1944 permise agli Alleati di evitare la sconfitta in Francia.

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